A Procida l’inaugurazione del Museo multimediale TERRA
Un percorso espositivo multimediale dedicato alla storia e alla cultura dell’isola di Procida, realizzato attraverso la ricostruzione di reperti, di ambienti e di azioni quotidiane messe in luce dalle campagne di scavo archeologico condotte sull’isolotto di Vivara dall’Università Suor Orsola Benincasa.
È questa la sintesi del progetto dell’area espositiva permanente “TERRA”(Technology and Research for Archaeology), che verrà inaugurata Venerdì 11 Aprile nel Palazzo della Cultura di Procida alla presenza del Vicepresidente della Regione Campania, Guido Trombetti, del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, del Rettore dell’Università Federico II, Massimo Marrelli, del Sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto e di Enrico Scotto di Carlo, Assessore alla Cultura del Comune di Procida.
Alle 10 la giornata si aprirà con un convegno dedicato al tema “Tecnologia e Ricerca per l’Archeologia” con la partecipazione, tra gli altri, diSebastiano Tusa, referente della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia,Massimiliano Marazzi, direttore del CEM, il Centro Euromediterraneo per i Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa e dei rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte nel progetto: il DiSTAR, il Dipartimento di Scienza della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napolicon il suo direttore Vincenzo Morra e le imprese Wind Aereonautics eWestend.
TERRA – Technology and Research for Archaeology
Al termine del convegno la presentazione del progetto dell’area espositiva “TERRA” affidata a Leopoldo Repola, Nicola Scotto di Carlo, Alessandra Ferraro,Silvio Napolitano e Livio Pontieri.
L’area espositiva TERRA nasce da una lunga collaborazione tra il Comune di Procida e gli archeologi dell’Università Suor Orsola Benincasa con l’obiettivo di avviare nuove azioni sul patrimonio culturale e archeologico dell’isola, da intendersi come risorsa e beni attivi attraverso cui avviare politiche e strategie di promozione dell’intero territorio.
L’area espositiva rientra nell’ambito delle attività del progetto PON Ricerca e Competitività “SINAPSIS”, finanziato dal MIUR, che ha come obiettivo la realizzazione di un Sistema integrato per la valorizzazione, fruizione e salvaguardia del Patrimonio Culturale emerso e sommerso attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative e la relativa integrazione di tecnologie esistenti.
“L’area espositiva TERRA – spiega Massimiliano Marazzi, direttore del CEM del Suor Orsola – già nel nome vuole comunicare il legame che è sempre esistito tra i luoghi, le genti e le storie che le accomunano ed intende indagare attraverso un uso critico delle tecnologie e delle tracce il valore delle testimonianze anche in rapporto alla promozione territoriale. TERRA sarà quindi un laboratorio permanente in cui sperimentare e verificare il connubio esistente tra i beni culturali, i beni archeologici e le nuove forme di musealizzazione attraverso innovative tecnologie di rappresentazione”.
La piattaforma sarà aggiornata progressivamente secondo gli esiti delle attività di scavo sull’isola di Vivara e all’interno del Golfo di Genito e i risultati delle ricerche che gli atenei stanno conducendo nel settore indagando tutti i possibili rapporti d’uso da parte della collettività e dei turisti in genere. I contenuti e le informazioni saranno, infatti, generati da strumentazioni prototipali per la digitalizzazione e la gestione tridimensionale dei dati e riversati sulle innovative piattaforme di visualizzazione interattive e stereoscopiche.
L’intento è quello di creare un ”dimostratore” in cui la ricerca tecnologica abbia una immediata applicazione e verifica dei livelli di utilizzabilità per usi comunicativi e di visualizzazione.
“Il core dell’Exhibition Design – spiega Leopoldo Repola, responsabile dell’allestimento – è stato impiantato sulla economicità, reversibilità ed ecosostenibilità dell’intervento. Il materiale utilizzato è stato esclusivamente il legno d’abete che se da un lato richiama il colore e gli odori delle antiche imbarcazioni, dall’altro si presta a una rapida rimodulazione degli spazi al servizio delle esigenze mutabili nel tempo”.
La scelta innovativa sulla spesa dei fondi ministeriali
Il budget per la realizzazione dell’area espositiva TERRA è stato ricavato esclusivamente dai costi previsti dalla disseminazione dei risultati del progetto Sinapsis, scegliendo come nuova strategia di comunicazione e di ricerca non più l’organizzazione degli abituali convegni specialistici e le pubblicazioni accademiche ma anche e soprattutto la realizzazione di un intervento concreto e permanente, direttamente comprensibile dalla collettività.
La struttura dell’area espositiva
L’area espositiva è composta dalla Sala Geologia i cui contenuti sono curati dal Dipartimento DiSTAR dell’Università Federico II diretto da Vincenzo Morra, dallaSala Procida-Vivara e dalla Sala Archeologia Sperimentale, i cui contenuti sono stati curati dal gruppo degli archeologi dell’Università Suor Orsola Benincasa guidato da Carla Pepe con il contributo di Livio Pontieri e Alessandro Ferraro, da una Sala della Ricerca in cui i due atenei e le imprese Wind Aereonautics e Westend esporranno i risultati delle attività svolte all’interno del PON SINAPSIS, e da una Sala Simulazioni in cui saranno testate nuove forme di restituzioni immersive di modelli generati da scanner tridimensionali subacquei e terrestri dinamici.
“L’impianto di questo modello espositivo – spiega l’architetto Repola – è ispirato alla valorizzazione del patrimonio culturale secondo una forma destinata al pieno coinvolgimento della popolazione residente, delle realtà associative esistenti oltre che all’individuazione di argomenti e contenuti utili allo sviluppo del cosiddetto turismo scientifico/culturale e sostenibile”.