PREMIO MINERVA ANCHE ALLA GIORNALISTA MARIA CLARA MUSSA

Alla sua XXXII edizione, nella prestigiosa sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, il conferimento è stato consegnato a numerose eccellenze femminili nel campo del sapere, dell’arte, della scienza, dell’innovazione.

“Dedico questo prezioso riconoscimento alle donne afghane. l’Afghanistan. Io voglio gridare con il grido delle donne afghane, voglio che il loro grido si senta, voglio che l’opinione pubblica si renda conto che non possiamo abbandonarle.”

Questo l’appello di Maria Clara Mussa, al ricevimento del Premio Minerva Anna Maria Mammoliti  per la categoria Giornalismo di Guerra.
“In questo momento l’opinione pubblica è concentrata sull’attività di guerra di altre nazioni, l’Afghanistan è dimenticato e soprattutto dimenticate le donne dell’Afghanistan”. Ha sottolineato la giornalista, fondatrice di Cybernaua InformAction Magazine, che ha documentato con lucidità e coraggio decine di missioni internazionali in territori di guerra. In prima linea al fianco delle donne Afghane, nel suo ultimo libro “Exit Tragedy, Pensare che volevamo la pace per l’Afghanistan”, riporta testimonianze e aneddoti raccolti in venti anni di quella missione definita di pace.
Il Premio Minerva è il primo riconoscimento italiano dedicato alle donne, creato da Anna Maria Mammoliti, fondatrice dell’Associazione “Il Club delle Donne” nel 1983.
 
Alla sua XXXII edizione, nella prestigiosa sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, giovedì 13 Aprile scorso, il Premio Minerva è stato consegnato a numerose eccellenze femminili nel campo del sapere, dell’arte, della scienza, dell’innovazione.
Condotto dalla giornalista e conduttrice Rai Monica Giandotti, presieduto dall’avvocato Generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli, con il Patrocinio del Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati, Regione Lazio e Presidenza dell’Assemblea Capitolina, il Premio Minerva è stato realizzato dall’Associazione “Premio Minerva Anna Maria Mammoliti” di cui è attiva presidente la figlia Olga Mammoliti Severi.

La cerimonia di premiazione ha visto la presenza di numerose autorità, tra cui l’ambasciatore della Repubblica islamica di Afghanistan, S.E., Khaled Ahmad Zekriya accompagnato dalla sua consorte Lina. L’ambasciatore ha espresso gratitudine a Maria Clara Mussa per le parole espresse con impeto a sottolineare l’attuale situazione dell’Afghanistan che sta subendo la più grave crisi umanitaria del mondo e sulla tragedia delle donne afghane a cui il governo talebano ha imposto ogni tipo di restrizione.

 Le vincitrici dell’edizione 2023

Nella sezione “Donne nel Mondo” è stata premiata Elaheh Tavakoliyan: l’attivista iraniana è diventata popolare in Italia dopo il servizio di Le Iene sulla lotta da lei portata avanti nel suo Paese. Per il Giornalismo è stata premiata Serena Dandini; all’innovazione, invece, Federica Galloni, Direttrice Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio oltre che Soprintendente Speciale per il fondo Pnrr. Per la sezione Dirigenza, il premio è andato a Ornella Guglielmino, Direttrice della Direzione Inclusione sociale del Lazio; Women fo Stem ha visto vincitrice Paola Inverardi, la Rettrice del Gran Sasso Science Institute. Per il Giornalismo di Guerra, Maria Clara Mussa; alla Sanità l’ematologa Clara Nervi, all’Impegno Sociale la ricercatrice Sara ParrelloLuisa Ranieri per il Premio Speciale Minerva; Lisa Romano per il Premio alla Cultura; Antonella Maria Sciarrone Aldibrandi per l’EconomiaSerra Ylmaz per le Arti. E per il Premio all’Uomo, Eugenio Raimondo, docente alla scuola di specializzazione per la Chirurgia orale.

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