L’EDITOREEL: Multe e divieti per evitare di danneggiare noi stessi

Imporre divieti e multe a volte è un buon mezzo per ottenere risultati vantaggiosi per tutta la comunità. È il caso delle buste di plastica tradizionali

Imporre divieti e multe a volte è un buon mezzo per ottenere risultati vantaggiosi per tutta la comunità.

È il caso delle buste di plastica tradizionali, quelle prodotte dal petrolio per intenderci, che in gran parte del mondo sono state messe al bando.

Gran parte, ma non tutti purtroppo, si sono allineati nella salvaguardia dell’ambiente e della salute umana. Paese capofila fu 21 anni fa Il Bangladesh. In Kenya, chi produce o consuma questo tipo di buste rischia fino a 4 anni di carcere e multe fino a 36 mila euro.

In Europa, quasi tutti i Paesi membri dell’Unione hanno imposto divieti di produzione ed utilizzo, incluso l’Italia che, anzi, è stato il primo. Qui però è ancora difficile smantellare il business delle buste di plastica, anche perché produrle a partire da materia prima vergine, purtroppo, è ancora meno costoso rispetto alla plastica riciclata.

Secondo euronews.com, multe e divieti hanno consentito di ridurre il consumo di sacchetti in plastica tradizionali anche del 71,5%, come in California.

Sulle spiagge del New Jersey risulta il 37% in meno di sacchetti sparsi rispetto al 2021.

Ciò che trovo assurdo è il dover imporre divieti e minacciare multe per evitare di danneggiare noi!
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L’editoreel è la nuova rubrica pensata per i social media con lo scopo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

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