LA COPPIA SCENICA FOGACCI-PROIETTI TORNANO PRUDES

In scena al Teatro di Villa Lazzaroni di Roma “The Prudes”, opera del drammaturgo scozzese Anthony Neilson, con Carlotta Proietti e Gianluigi Fogacci. Una commedia sul tema del calo del desiderio nei rapporti di coppia e che ambisce a divertire ed a far riflettere sulla complessità delle relazioni amorose.

Chi sono i Prudes? Prudes in inglese significa puritani, moralisti, di morigerati costumi, e sono James e Jessica, marito e moglie che da quattordici mesi non hanno più rapporti intimi. L’ultima speranza per la salvezza della coppia è riuscire ad averne uno in presenza del pubblico. E’ così che il testo di Neilson, per la regia dello stesso Fogacci, affronta la spinosa questione dei rapporti di coppia: nello spirito del movimento chiamato In your face theatre, The Prudes mira ad abbattere la cosiddetta quarta parete che separa gli attori dagli spettatori.
LA COPPIA SCENICA FOGACCI-PROIETTI TORNANO PRUDESIn questo modo il pubblico non è più solo il testimone di una rappresentazione, ma ne diventa parte, almeno nelle intenzioni dei protagonisti; il lavoro, che alterna scene di coppia e monologhi, si presenta dunque come consapevole della presenza del pubblico in sala, e pur non richiedendo una partecipazione diretta nella rappresentazione, lo rende più volte destinatario di specifiche battute, di fatto facendolo diventare elemento attivo dello sviluppo drammaturgico.
Ed è così che, con bravura ed in piena sintonia, i due attori si immergono nella rappresentazione di una coppia che, in sostanza, si presenta sul palcoscenico di un teatro pieno per inscenare il suo dramma di coppia come una seduta terapeutica collettiva, alla disperata ricerca di una soluzione fisica ai loro problemi di relazione.
LA COPPIA SCENICA FOGACCI-PROIETTI TORNANO PRUDESInizia dunque un gioco al massacro – condotto comunque con leggerezza, dove emergono vecchie ruggini, allusioni che feriscono, addirittura dei travestimenti: il tutto con uno stile tipicamente british fatto di cose non dette e di accenni, tra l’impeto di Jessica – più decisa e volitiva – e gli imbarazzi di James, che vede il suo orgoglio maschile continuamente messo in discussione; sino a risolversi in un finale fatto di catarsi e gratificazione verso un sentimento che, comunque, non è mai stato in discussione.

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