L’EDITOREEL: La pec che “pecca” in sicurezza

Per anni ho risposto a mail dirette a destinatario diverso, fino a quando addirittura mi ha scritto la Finanza…

A proposito di Pec. 

Sapete no, e se non lo sapete ve lo dico io ora, che noi giornalisti siamo obbligati per legge ad avere un indirizzo di posta elettronica certificata. 

Io ho la pec da prima che fosse obbligatoria ma il mio ordine per anni ha continuato a mandarmi diffide perché non gli risultava.

 Almeno non con nome e cognome come probabilmente si aspettava che fosse. 

In compenso però per diversi anni alla mia pec ho ricevuto fatture e intimazioni a pagarle da parte di fornitori con cui io non ho mai dovuto averci a che fare. 

Dico dovuto perché la mia attività non richiede acquisti di farina o materie prime di questo genere.

È buono avere le mani in pasto certo ma solo metaforicamente.

Insomma, per anni e ripeto per anni, ho risposto a tutti che ero un destinatario diverso. Non una SAS ma libera professionista. 

Fino a quando addirittura mi ha scritto la Finanza… voi cosa avreste fatto? 

Dopo una grande risata, ho risposto come alle altre mail, stavolta però ho approfittato del loro interesse per chiedere di occuparsi anche della questione che mi stava affliggendo da anni. 

Da allora non sono più arrivate mail!


L’editoreel è la nuova rubrica pensata per i social media con lo scopo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

 

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