Procida 2022 la giornata dell’inaugurazione

Moby Dick, lo spettacolo tratto dalla novella di Herman Melville, ha aperto le celebrazioni inaugurali di Procida 2022 Capitale della Cultura.

Moby Dick, lo spettacolo tratto dalla novella di Herman Melville, ha aperto le celebrazioni inaugurali di Procida 2022 Capitale della Cultura.In piazza Marina Grande, è andata in scena la grande rappresentazione teatrale open air “Moby Dick”, con la regia di Stefano Tè, già vincitrice del Premio Ubu 2019 per il miglior allestimento scenico.

Il Premio Ubu è storicamente un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive. 

Gli spettatori hanno assistito alla trasformazione di un carro-nave nella leggendaria balena bianca, grazie al febbrile lavoro degli attori-marinai, fino al faccia a faccia tra Achab e Moby Dick, metafora della sfida dell’uomo contro la natura, la paura che urla dall’abisso.

Il tempo minaccioso e le voce tenebrosa del narrante hanno reso ancora più cupo il lungo spettacolo inaugurale di un capitano achab che lottava contro i suoi demoni, il capitano ha la voce possente e profonda, governa la ciurma con pungo di ferro.

La giornata inaugurale ha avuto il suo picco istituzionale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che arrivato al convento di Santa Margherita Nuova a Terra Murata, ha dato il via alla cerimonia istituzionale, introdotto dalla Fanfara dei Carabinieri.
Ad accoglierLo sul belvedere dei Cannoni, che domina la Corricella, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli e metropolitano Gaetano Manfredi ed il primo cittadino di Procida Dino Ambrosino.
Il programma prevedeva vari step di accoglienza sulle note di un pianoforte bianco per i passeggeri a bordo del traghetto verso Procida, in seguito la grande parata, un attraversamento del cuore dell’isola, tra strettoie, salite, discese e balconi, in dialogo profondo con le sue specificità architettoniche.

“Les Tambours et Poupées auteurs dans un univers aquatique” di Transe Express, l’isola ha risuonato delle suggestioni e degli echi dello spettacolo itinerante, da Piazza della Repubblica, cuore geografico dell’isola, la performance della compagnia francese, con il supporto della Fondazione Campania dei Festival, si snoda lungo via Libertà e arriva al porto di Marina Grande.

Il borgo di Marina Corricella, cartolina identitaria dell’isola e dell’intero Mediterraneo, ha ospitato uno straordinario intervento di visual show architetturale a cura di Gio Pistone e Alessandra Carloni, sulle tipiche architetture mediterranee hanno preso forma i miti misteriosi del mare.

Al tramonto, all’ingresso di via Vittorio Emanuele, una luminaria a cura dell’artista Domenico Pellegrino, che ha evocato riti e tradizioni meridionali.

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