Svelato paliotto trafugato a Sant’Antimo

Nell’ambito di un’operazione di recupero di manufatti antichi da parte dell’arma dei carabinieri di Roma San Pietro guidata dal tenente Friano, viene restituito l’antico paliotto d’altare del XVII secolo rubato nel 1998 dalla chiesa di Santa Maria del Carmine in Sant’Antimo provincia di Napoli.

Nell’ambito di un’operazione di recupero di manufatti antichi da parte dell’arma dei carabinieri di Roma San Pietro guidata dal tenente Friano, viene restituito l’antico paliotto d’altare del XVII secolo rubato nel 1998 dalla chiesa di Santa Maria del Carmine in Sant’Antimo provincia di Napoli.Sabato 26 marzo presso la chiesa Rettoria di Santa Maria del Carmine in Sant’Antimo, si è tenuta la cerimonia di svelamento del paliotto d’altare trafugato, con l’intervento di Raffaele Flagiello, storico e del Molto Reverendo Padre Carlo Maria D’Amodio, Ministro Provinciale dei frati minori di Napoli e Caserta.
Il paliotto in marmo policromo fa parte dell’altare seicentesco della chiesa dei frati minori fondata nel 1614 per volere del duca Francesco Revertera e dei cittadini di Sant’Antimo che si autotassarono pur di avere i frati francescani in città.
“Il recupero del paliotto è di notevole importanza sia per il lavoro che svolge l’Arma dei carabinieri nel restituire le opere d’arte ai legittimi proprietari, ma soprattutto nel ridonare alla comunità locale un pezzo di storia e di identità propri “, così padre Francesco Mauro del Grosso dell’Ordine dei frati Minori.

“E’ un gran giorno per la collettività e per la chiesa tutta, avviene questo svelamento di un paliotto che fu trafugato nel 1998 la chiesa all’epoca era chiusa e furono rubate un po’ di cose, delle porte antiche, il paliotto dell’altare maggiore – continua -. Fu fatta denuncia e poi non se n’è saputo più niente fino allo scorso ottobre quando sono stato contattato da carabinieri di Roma”.
Questo ritrovamento ha segnato ovviamente un momento di grande raccoglimento di grande importanza per la collettività di Sant’Antimo, è stato praticamente trovato proprio l’anno scorso insieme a tante altre opere d’arte che sono state consegnate man mano ai legittimi proprietari
La chiesa di Santa Maria del Carmine appartiene alla comunità da un paio di secoli, messa su grazie all’impegno non solo dell’ordine ma anche della collettività che all’epoca fece una colletta per tenerla attiva. Un pezzo di storia nato nel 1700 e che adesso grazie a questo svelamento ritrova il suo splendore.

“Un ringraziamento speciale lo dobbiamo all’Arma dei carabinieri per il suo apporto, per il lavoro instancabile nei confronti delle opere d’arte senza della quale noi non avremmo mai potuto riabbracciare un pezzo della nostra storia che fu trafugato più di venti anni fa”, conclude padre Francesco.



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