L’eccellenza della sartoria napoletana

Presso la sede del Museo della Moda in piazzetta Mondragone a Napoli nasce una nuova area museale dedicata dalla Fondazione Mondragone alla Sartoria Maschile, la sua anticipazione è stata organizzata con un convegno in cui ha partecipato il gotha della sartoria napoletana.


Accolti da commissario straordinario della fondazione Maria D’Elia, e moderati da Cristina Cennamo, alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il vicepresidente di Sistema Moda Italia Carlo Palmieri e gli imprenditori Ugo Cilento, Maurizio Marinella e Mariano Rubinacci. 
Il commissario D’elia accoglie i relatori “ Sta cominciando a prendere la forma della casa della moda un luogo dove si espone ma si vive si parla anche di moda con l’augurio che questo sia solo il primo di una lunga serie di incontri, ricordiamoci che noi napoletani tendiamo a sottovalutarsi e a non valorizzare l’eccellenza napoletana quindi dobbiamo imparare a promuovere l’artigianalità napoletana.
“Il Museo della Moda di Napoli , ha spiegato Maria D’Elia, commissario straordinario della Fondazione – intende avviare così un nuovo percorso che vedrà un’intera ala, quella del terzo piano, dedicata a quello che è verosimilmente il simbolo dell’artigianato napoletano nel mondo, riconosciuto da sempre come sinonimo di eleganza e qualità.
Il Presidente della Regione De Luca è stato accompagnato dal Commissario straordinario Maria D’Elia nella visita dell’ala del museo appena aperto dedicata alla sartoria maschili in cui sono esposti abiti donati da Attolini Serre Cilento Kiton Marinella e Rubinacci e saranno i primi protagonisti di questa nuova area museale.
Carlo Palmieri vicepresidente nazionale di sistema Moda Italia, quindi oggi in veste istituzionale e non come amico del museo,  a cui si chiede cosa si può fare per il futuro della moda,  specialmente dopo un periodo difficile come quello della pandemia : “ la priorità è la passione e l’ orgoglio la passione che ci deve sempre accompagnare , quindi come riconoscibilità di quello che siamo, mi si chiede, qual è l’evoluzione in un momento così delicato della nostra nazione, deve essere anche un momento di grande trasformazione e rilancio la tradizione e l’orgoglio che devono condurre la nostra genialità”.
De Luca naturalmente inizia con toni sarcastici, a Napoli si può trovare il meglio e il peggio,
l’Inghilterra ci copia vorrebbe arrivare ai nostri livelli , ma non ci riesce e scherza anche sul loro Presidente del Consiglio e la sua antipatia verso i barbieri.
I nostri punti di forza sono la tradizione, di cui Napoli è stata sempre al vertici mondiali quando si parla di eleganza , dobbiamo anche menzionare le seterie di San Leucio che sono da poco  risorte.
Parlando di eccellenza non si può che menzionare l’eleganza di Gianni Agnelli di cui qui alla museo della moda c’è un un abito da lui indossato, De Luca poi si allarga nel suo discorso e parla di una digitalizzazione , accenna ad un ecosistema digitale , che digitalizza tutto quello che in campania è cultura una rivoluzione copernicana, e completeremo questa rivoluzione con un investimento enorme per trasmettere a chi verrà dopo di noi la nostra storia di creatività ed umanità.
Il Presidente ha ricordato Ciro Paone, lo stilista napoletano fondatore del marchio Kiton, recentemente scomparso. «Mi è capitato di incontrarlo nel suo stabilimento, era una bella figura, ha avuto un coraggio di investire a Milano, con una scelta che si è rilevata vincente, anche per la visione, stava rincorrendo un sogno con investimenti molto rischiosi però lui era fatto così”.
Tra i pezzi esposti, anche un completo di Caraceni creato appositamente per Gianni Agnelli, datato 7 settembre del 1943 e realizzato in pura lana inglese , dinanzi al quale De Luca si è a lungo soffermato.
L’abito maschile sartoriale di fattura napoletana si differenzia da quello inglese per taglio e morbidezza “ è un’arte fatta di sapienza, grazia, armonia e squisitezza “ come dice Rubinacci della sartoria omonima , l’abito inglese è scuro , blu o grigio, nel gessato italiano linee larghe visibili e colori scelti e sgargianti.

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