Ieri davanti alla sede della Regione Campania sono intervenuti genitori, insegnanti e studenti provenienti da tutte le province campane e hanno fatto suonare all’unisono centinaia di campanelle.


Chiedono che la Regione si adegui alle indicazioni del Governo Draghi e riapra le scuole che in Campania, che dall’inizio dell’anno scolastico, sono state in presenza solo pochissime settimane a causa di continue ordinanze regionali di chiusura.
Molti gli interventi a dare il loro punto di vista con la Costituzione in mano : Palmira Pratillo presidente Assiciazione Scuole Aperte Campania, Antonio Manzo Vice Presidente, Maria Mazza , Giovanna Iodice Avvocato Penalista, Alessandro Sansoni Anni 20 Rai Due ,delegazione Scuole Aperte provenienti da tutta la Campania , Rosaria Chechile Scuole Aperte Salerno, Maria grazia Celardo.
Tutte in coro hanno specificato l’articolo 34 della Costituzione che sancisce il diritto all’uguaglianza e all’istruzione e hanno ricordato alle Istituzioni quali sono i doveri di un’amministrazione sensibile ai bisogni dei cittadini. Secondo Palmira Pratillo presidente Assiciazione Scuole Aperte Campania “aderiamo alla rete Nazionale scuole in presenza che raggruppa tutti i comitati di genitori che sono nati spontaneamente in questi mesi il territorio italiano.Chiediamo il ritorno immediato alla didattica in presenza immediatamente dopo Pasqua riteniamo che ci siano aggiornate le condizioni di sicurezza per poter avere una didattica in presenza potrei per i protocolli istituti hanno funzionato, chiediamo però un’attenzione speciale al trasporto scolastico si poteva fare di più è meglio per consentire anche gli studenti delle scuole superiori di tornare alla didattica in presenza.Al momento si parla di un rientro per le classi dell’infanzia della primaria e delle medie ma non dimentichiamo anche degli studenti delle scuole superiori”.Secondo Maria Grazia Celardo “Il coordinamento prima e l ‘associazione dopo si sono adoperati attraverso petizioni lettere alle istituzioni azioni legali soprattutto perché non si perdesse attenzione sulla normativa insomma abbiamo cercato di dare con ogni mezzo possibile il nostro contributo affinché non si dimentichi mai più che l’istruzione è un diritto fondamentale che deve essere sempre salvaguardato.
Siamo qui dal 17 ottobre 2020 non ci siamo mai fermati perché per noi in campania la scuola è un presidio di legalità e di educazione , di diritto, che spetta ai bambini della campania e dell’Europa.
Tutti i paesi civilizzati hanno le scuole aperte, noi dall’anno scorso 2020 dalla prima zona rossa ad oggi 2021 siamo andati in presenza 36 giorni.
Per concludere “È una vergogna per l’umanità intera come ha detto lo psichiatra Paolo Crepet, la didattica a distanza è un crimine di pace ma purtroppo qualcuno non lo è, siamo stufi la Campania deve adeguarsi alle ultime sentenze del tar Lazio e quindi devono adeguarsi nuovo dpcm alla sentenza del Tar Lazio , “in cui risulta provato che la scuola non è luogo di contagio”quelle che sono le evidenze e gli studi scientifici a quelle scientifici e la Campania deve fare altrettanto perché fa parte dell’Italia non è uno stato a sé.”

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