Il Premio Masaniello in edizione Covid

Nella magnifica cornice del teatro Sannazzaro, tra stucchi e luci soffuse, degne di una atmosfera di altri tempi, si è tenuta la xv edizione del premio Masaniello.

Nella magnifica cornice del teatro Sannazzaro, tra stucchi e luci soffuse, degne di una atmosfera di altri tempi, si è tenuta la xv edizione del premio Masaniello.

Le regole dovute al covid, registrazioni, distanziamento e mascherina fondamentali, e purtroppo una platea dimezzata hanno fatto da sfondo ad un premio che ha alternato la canzone moderna di Eugenio Bennato che ha ritirato il premio per Pietra Montecorvino, a quella classica di Linda Airoldi, come da tradizione di momenti di spettacolo a quelli più seri e formali.
Come sempre i Napoletani Protagonisti dal tema “Fascino, enigmi, spiriti notturni della Napoli del mistero”, mentre il tema ciclico “Radici e Identità”.
Il prologo introduttivo è stato affidato al poeta Enzo De Simone nel ruolo dello ‘Ncenziatore che sparge incenso dalla “buatta” bucherellata con lo “Sciò Sciò Ciucciuè” inseguito da uno stuolo di scugnizzi che apriranno le porte al lo Jettatore, Emilio Massa esperto di drammaturgia ha recitato una piece di Raffaele Viviani “‘A Jettatura”.
Il programma della serata ha condotto gli spettatori in un percorso alla riscoperta delle radici e delle tradizioni tipiche napoletane, hanno ricevuto il premio autorevoli rappresentanti del patrimonio artistico, culturale e scientifico cittadino : il saggista Stefano Arcella, lo scrittore Aldo De Francesco, la ceramista Diana Franco, il direttore del Museo Cappella di Sansevero Fabrizio Masucci, la studiosa della Napoli esoterica Laura Miriello, l’esperto del Settecento musicale napoletano Massimo Faella.
Premio Unicum a Guglielmo Celestino, tra i premiati del ciclico il cui tema è “Radici e Identità”, interpreti vivaci di una Napoli che vale: il soprano Linda Airoldi. soprano del Teatro di San Carlo, il regista Riccardo Canessa, gli artisti Pietra Montecorvino, Consiglia Licciardi, che ha cantato accompagnata dal fratello Peppe, “ Je te vurria vasà”, Mario Maglione, Anna Maria Bozza già Premio 2019 si è esibita in “Giacca rossa”, il professore Vincenzo Montesarchio, direttore del Reparto di Oncologia degli Ospedali Monaldi Cotugno e l’organizzatore di eventi mondani Fabio Palazzi.
Come dicevamo il premio ha come tradizione l’alternare momento ludici di danza con Giacomo Colletti, Rebecca Gallo, Federica Natangelo (Flowing Arts Dance Company), Lea Giamattei (Contemporary Dance), Cristina Monticelli e la sua The EveryDance.
Lorenza Licenziati ha magistralmente presentato mentre Il Masaniello in Premio è opera dello scultore Domenico Sepe.
Un plauso particolare allo staff che ha lavorato in questo momento cosi difficile ed ha permesso la riuscita di questa edizione Alessia Krogh, Liliana Mastropaolo e all’accoglienza: Franco Albanese, Roberta Fiorentino, Claudia Palazzolo Olivares e Massimiliano Franzese.

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