Veneto, “Red Land” nelle scuole per ricordare

L’iniziativa, finanziata con 15 mila euro dalla Giunta regionale, rientra nel protocollo di intesa, attivo già da anni tra Regione Veneto, Ministero dell’Istruzione e Federazione delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati, per promuovere iniziative di informazione e di approfondimento nelle scuole e far conoscere, anche attraverso l’incontro con i testimoni, la tragedia delle foibe e dell’emigrazione forzata dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia che circa 350 mila italiani dovettero subire, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale e negli anni successivi.

In occasione del Giorno del Ricordo, che il 10 febbraio si celebra in tutta Italia in memoria delle foibe e dell’esodo degli istriani, giuliani e dalmati, la  Regione Veneto, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, l’associazione Venezia Giulia e Dalmazia e la federazione delle associazioni degli esuli, distribuirà nelle scuole secondarie di primo grado la storia a fumetti di Norma Cossetto e un opuscolo informativo, curato dallo storico Guido Rumici, per inquadrare le complesse vicende storiche del confine orientale.

L’iniziativa, finanziata con 15 mila euro dalla Giunta regionale, rientra nel protocollo di intesa, attivo già da anni tra Regione Veneto, Ministero dell’Istruzione e Federazione delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati, per promuovere iniziative di informazione e di approfondimento nelle scuole e far conoscere, anche attraverso l’incontro con i testimoni, la tragedia delle foibe e dell’emigrazione forzata dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia  che circa 350 mila italiani dovettero subire, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale e negli anni successivi.

“Norma Cossetto, la studentessa istriana allieva dell’università di Padova, barbaramente torturata dai partigiani titini e uccisa nella foiba di Villa Surani – dichiara l’assessore regionale alla scuola, Elena Donazzan –  è il simbolo di una tragedia tardivamente riconosciuta dalla Repubblica italiana e che noi abbiamo il dovere di far conoscere ai giovani studenti del Veneto. Non perché lo impone una legge, ma perché quella pagina di storia, colpevolmente taciuta, è ancora assente dai libri di testo e dai programmi scolastici. La Regione del Veneto, che per storia, cultura e tradizione è fortemente legata alle terre di Istria e Dalmazia, e la cui Università di Padova, su proposta dell’allora Rettore Concetto Marchesi concesse la laurea honoris causa post mortem a Norma,  ha il compito, più di altri, di far conoscere l’orribile tragedia della pulizia etnica fatta dai Partigiani di Tito ai danni di quelle popolazioni, colpevoli solo di essere italiane”.

La graphic novel “Foiba Rossa” di Emanuele Merlino e Beniamino Delvecchio sarà stampata in 2500 copie e distribuito alle scuole medie dove i docenti potranno condividerlo con i ragazzi che frequentano l’ultimo anno nelle settimane successive al Giorno del Ricordo. L’associazione ”Venezia Giulia e Dalmazia”, in collaborazione con Federesuli, sta predisponendo anche la stampa dell’opuscolo storico informativo di 24 pagine che docenti e ragazzi potranno utilizzare per inquadrare la vicenda storica delle foibe nel più ampio contesto degli storici rapporti tra Veneto Istria e Dalmazia, degli esiti del secondo conflitto mondiale per il confine orientale e dell’esodo dell’esodo che ebbe in Veneto una delle prime terre di approdo.

“Grazie all’iniziativa della Regione Veneto e alla sensibilità di dirigenti scolastici e insegnanti del Veneto – sottolinea Alessandro Cuk, vicepresidente nazionale dell’associazione Venezia Giulia e Dalmazia, tra i più attivi nel promuovere il Giorno del Ricordo  – sarà possibile avvicinare i ragazzi di terza media ad una pagina dolorosa e controversa, sulla quale era scesa per decenni una sorta di amnesia collettiva.  Stiamo lavorando per aggiornare l’opuscolo storico anche con approfondimenti e indicazioni bibliografiche che stimolino a conoscere meglio le ragioni dell’esodo e i suoi sviluppi, nonchè il profondo legame che unisce le popolazioni delle due sponde dell’Adriatico e che in Venezia hanno sempre avuto il loro riferimento culturale”.

Guarda il nostro servizio: Red Land (Rosso Istria) presentato a Treviso

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