PREMIO SETTEMBRINI A ENRICO REMMERT

Il torinese Enrico Remmert con “La guerra dei murazzi” si è aggiudicato il del 55° Premio Settembrini, il concorso letterario per novelle e racconti promosso dalla Regione Veneto, in memoria di Leonilde e Arnaldo Settembrini.

La proclamazione del vincitore, scelto da una duplice giuria, una composta da critici letterari e l’altra da studenti delle scuole superiori mestrine, è avvenuta oggi al Teatro Toniolo di Mestre.

“Il Premio Settembrini  – ha ricordato con un messaggio l’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, assente per indisposizione – si conferma come uno dei più prestigiosi appuntamenti con il genere narrativo del racconto nell’ambito della produzione letteraria italiana. Nato nel 1959 per iniziativa di Arnaldo Settembrini, il concorso letterario ha visto la partecipazione di celebri letterati quali Italo Calvino, Aldo Palazzeschi, Diego Valeri, Dino Buzzati e la conduzione di altrettanto celebri scrittori e intellettuali, come GianAntonio Cibotto, che per anni ne ha presieduto la giuria tecnica. La Regione Veneto dal 1991 è impegnata a garantire non solo la continuità di questa iniziativa, ma anche l’alto livello qualitativo e un’ampia risonanza a livello nazionale del Premio. La forza di questa manifestazione sta nella sua originalità e nella sua tipicità, perché penso sia l’unico premio in Italia dedicato alla scrittura breve”.

La giuria letteraria, presieduta da Giancarlo Marinelli e composta da Emmanuela Carbè, Simona Nobili, Manlio Piva e Massimiliano Forza, aveva selezionato le opere di Laura Morante “Brividi immorali” (edizioni “La Nave di Teseo”), Michele Orti Manara, “Il Vizio di smettere” (Racconti Edizioni), e Remmert come finalisti tra i 34 autori in concorso.

Oggi, la giuria degli studenti ha decretato il ‘numero uno’ della 55esima edizione del Settembrini ne “La guerra dei murazzi”, raccolta di quattro racconti ambientati tra Torino e Cuba di Remmert (edito da Marsilio editore),  che ha distanziato, nel gradimento dei giovani lettori, gli altri due finalisti.

“Il Settembrini è un premio ormai consolidato, ma non certo datato – ha voluto sottolineare l’assessore alla Cultura – come dimostrano l’alta qualità delle opere in concorso, l’autorevolezza e il successo dei premiati nelle edizioni precedenti, la grande partecipazione di pubblico e, soprattutto, l’appassionato e competente coinvolgimento dei giovani nelle vesti di critici ‘in erba’”

Lo scorso anno il Premio Settembrini, era andato a Furio Bordon, con “Stanze di famiglia”.

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