DALLA NUOVA ZELANDA PER CORRERE LA MEZZA MARATONA DI TREVISO

Ventinove nazioni rappresentate al via dell’evento che domenica 14 ottobre coinvolgerà oltre 3.300 atleti. Più di mille i trevigiani in gara nella mezza maratona: correranno anche il sindaco Mario Conte e il presidente della Fidal provinciale Oddone Tubia. Oggi alle 14 l’apertura dell’ExpoDalla Nuova Zelanda per correre a Treviso. Paul Tyro, 36 anni, di Christchurch, città a 300 chilometri da Wellington, è uno degli oltre 3.300 iscritti alla Mezza di Treviso. L’evento organizzato dall’ex campione azzurro Salvatore Bettiol è sempre più internazionale: domenica 14 ottobre, sulla linea di partenza in viale Bartolomeo d’Alviano, ai piedi delle mura, saranno ben 29 le nazioni rappresentate, tre in più dell’anno scorso. Nuova Zelanda e non solo, perché sulle strade trevigiane sventoleranno idealmente anche le bandiere di Stati Uniti e Brasile, di Argentina e Gran Bretagna, di Olanda e Danimarca. Le iscrizioni – chiuse giovedì – sono arrivate a quota 2.520 per la mezza maratona: 1.635 gli uomini, 885 le donne, che rappresentano il 35% del totale. Oltre 800 invece gli iscritti alla 10K, la nuova prova aperta a tutti, a carattere non competitivo, ma cronometrata. Gli italiani arriveranno da 17 regioni, isole comprese, e da oltre cinquanta province. I trevigiani al via saranno 1.014. Il Veneto sarà rappresentato anche da 468 veneziani, 334 padovani, 163 vicentini, 55 bellunesi, 25 veronesi e una decina di rodigini. La società con più iscritti è Fontane Runners (95), poi Percorrere il Sile (73) e i veneziani di Essetre Running (51). Il “nonno” della mezza maratona è il chioggiotto Carlo Vani, 81 anni, due in più di Mario Pasqualetto, di Mareno di Piave. L’atleta più giovane è invece il veronese Nicola Manega, 18 anni, il primo (e finora unico) classe 2000 al via nella storia della Mezza di Treviso. Tra gli iscritti alla mezza maratona ci sono anche il sindaco di Treviso, Mario Conte e il presidente del Comitato provinciale della Fidal, Oddone Tubia. Curiosità: correranno anche Beatrice Scarpini, judoka trevigiana di buon livello, e il pordenonese Rudi Trost, papà della fuoriclasse del salto in alto, Alessia. Nella 10K saranno invece al via l’ex sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, e il manager Federico Zoppas. Sotto il profilo tecnico, dopo la vittoria di Pietro Riva nel 2017, sarà ancora una volta una mezza maratona destinata a parlare italiano. Tra i favoriti, Fabrizio Pradetto, reduce dalla vittoria nella 10 miglia di Bibione, Stefano Ghenda, già quarto l’anno scorso, e il siepista Luca Solone. In campo femminile, da seguire la romagnola Beatrice Boccalini, sesta a Udine tre settimane fa, la giovane Francesca Tonin e l’emergente Giulia Montagnin, trevigiana trapiantata a Saluzzo, dove guida la locale tenenza della Guardia di Finanza. Il rosa delle tante partecipanti alla Mezza di Treviso sarà accentuato dalla presenza di nove atlete – tre nella mezza maratona e sei nella 10K – del Pink is Good Running Team, il progetto di Fondazione Umberto Veronesi nato in quattro città italiane – Milano, Roma, Torino e Verona – per dimostrare che dopo la malattia si può tornare a vivere più forti di prima, anche grazie alla corsa. La Mezza di Treviso scatterà alle 10, venti minuti dopo la 10K, che sarà la prima a concludersi sul traguardo di viale Bartolomeo d’Alviano.

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