RESTAURATA LA SETTECENTESCA CHIESA DELLA SACRA FAMIGLIA DEI CINESI

Mercoledì 20 giugno mattina, nel presidio sanitario polifunzionale Elena D’Aosta di Napoli, a conclusione dei lavori di restauro della Chiesa della Sacra Famiglia dei Cinesi, si terrà una cerimonia pubblica per restituire  alla città l’importante complesso religioso che rappresenta un pezzo di storia importante della Napoli settecentesca.

La Chiesa della Sacra Famiglia dei Cinesi fu inaugurata nel 1732 grazie all’attività del sacerdote ebolitano Matteo Ripa, missionario italiano che dedicò la sua vita adulta alle missioni nelle terre dell’Estremo Oriente cinese e che istituì a Napoli il Collegio dei Cinesi, nucleo del successivo Regio Istituto Orientale, poi Istituto Universitario Orientale, trasformatosi infine ne l’Orientale-in quanto non più monofacoltà nell’attuale Università degli studi di Napoli.

La Chiesa, chiusa nel 1814, è stata costruita contiguamente ad un complesso immobiliare dove un tempo vi era appunto la sede della Casa o Collegio dei Cinesi primo nucleo per la costituzione dell’Istituto Universitario (ora Università) Orientale di Napoli ateneo napoletano di fama internazionale. L’intero complesso religioso è stato oggetto di un importante intervento di restauro che ha riguardato l’apparato decorativo e le opere mobili, tanto degli interni della chiesa che delle pertinenze esterne.

RESTAURATA LA SETTECENTESCA CHIESA DELLA SACRA FAMIGLIA DEI CINESICiò è stato possibile grazie alla Regione Campania che con delibera della Giunta Regionale n. 1665 del 06 novembre 2009,  destinò, all’ASL  NAPOLI l, azienda proprietaria dell’intero complesso immobiliare sede attuale del presidio sanitario Elena di Aosta  la somma di €  1.286.000,00  per  il restauro  e  la  valorizzazione  della  Chiesa della  Sacra  Famiglia  dei Cinesi, in base all’Accordo di Programma Quadro Infrastrutture per i Sistemi Urbani – , sottoscritto in data 22.02.2010 tra la Regione Campania, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il Ministero dei Beni Culturali lavori finanziati in parte , anche dalla Asl Napoli 1 Centro e dalla Regione Campania, attraverso i contributi Fas.

I lavori iniziati alla fine di ottobre del 2009 (la prima pietra di inizio dei lavori è stata posta il 6.ottobre.2009 alla presenza di S.E.  Card. Sepe) dopo una lunga sospensione dei lavori dal 2011 al 2016 con rescissione del contratto di appalto alla prima ditta aggiudicataria dei lavori, il completamento dei lavori è stato affidato alla ditta soc. LARES – Lavori di Restauro S.r.l., con sede in Marghera (VE). Il 07/12/2016, a seguito della stipula del contratto di appalto rep. n. 1966 del 05/12/2016, si è proceduto alla consegna definitiva dei lavori all’impresa LARES e tale ditta, a fine febbraio 2018, ha ultimato i lavori. Tutto ciò è stato realizzato anche per  gli auspici del Cardinale Sepe, per la continua e vigile presenza del Direttore Generale della ASL NA1 che ha seguito fin dall’insediamento i lavori approvando anche una “variante”  resasi necessaria per concludere in poco tempo   gli stessi  e, infine per il tempestivo intervento  del Presidente della Regione Campania On. De Luca  che con Decreto della GRC n. 79 del 21/11/2016 ha provveduto all’assegnazione definitiva del finanziamento e si potuto procedere, ai vari stati di avanzamento lavori, all’erogazione di quanto dovuto alla ditta aggiudicataria dei lavori.

Nel corso della iniziativa sarà riallocata alle spalle dell’altare maggiore della Chiesa dei cinesi una importante opera d’arte attribuita ad Antonio Sarnelli: una tela raffigurante la SACRA FAMIGLIA CON MADONNA E BAMBINO E CON IL RITRATTO DI DUE PRIMI ALUNNI CINESI DEL COLLEGIO DEI CINESI IN PREGHIERA. Va ricordato che Il Settecento fu definito per l’Europa il “secolo cinese”: anche Napoli ne fu parte attiva, importando l’arte della lavorazione della seta e della porcellana che divenne il fiore all’occhiello della produzione artistica, soprattutto quella di Capodimonte. La notevole valenza della Chiesa dei cinesi nella storia religiosa della città va di pari passo all’ attenzione sui progetti culturali e formativi della Azienda ASL Na1 Centro. Il patto tra Napoli del 700 e l’impero celeste di Matteo Ripa può essere una utile serratura per connetterci ai problemi sanitari della numerosa e mai censita comunità cinese. Sulla numerosa popolazione di lingua e cultura cinese, questa azienda ha compiuto già notevoli tentativi negli ospedali e nei distretti (ambulatori per extracomunitari ambulatori di ago puntura etcc) proprio per connettersi alla cultura medica degli utenti di lingua cinese.

A tale proposito nel corso dell’iniziativa sarà stipulata, oltre alla convenzione tra la ASL NAPOLI 1 CENTRO e la Arcidiocesi di Napoli per il comodato di uso gratuito a fini religiosi dei locali della Chiesa e delle relative pertinenze, anche un’altra importante convenzione tra ASL NA 1 – Università degli Studi Orientale – Fondazione di Comunità del centro storico di Napoli-Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli e Provincia – Croce Rossa Italiana  Comitato di Napoli  e  Arcidiocesi di Napoli  per la apertura di un ambulatorio nel quartiere Gianturco quale punto di prima assistenza sanitaria alla comunità cinese di Napoli.

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