“Collaborare per imparare”, IV convegno internazionale di didattica capovolta

Sabato 24 febbraio all’Università degli Studi Roma3, 3.000 docenti capovolti in tutta Italia, 4.000 associati, 50.000 iscritti al gruppo Facebook, 900 partecipanti ai webinar settimanali: questi sono alcuni dei numeri di Flipnet, l’Associazione per la promozione della didattica capovolta, metodologia che sta rivoluzionando il modo di fare scuola in Italia e in molti paesi del mondo.

Per scoprirla, sperimentarla e implementarla, sabato 24 febbraio a Roma presso l’Università degli Studi Roma3 (via Silvio d’Amico, 77) si terrà il IV convegno internazionale di didattica capovolta dal titolo “Collaborare per imparare”.

Il convegno sviluppa la competenza sociale e civica, sesta delle competenze europee per l’apprendimento permanente, indicate nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio (G.U. dell’Unione Europea, 18 dicembre 2006), recepita dagli Stati membri, inclusa l’Italia.

In che modo? La didattica capovolta (flipped classroom in inglese) è una metodologia innovativa d’insegnamento che mira a coinvolgere gli studenti nelle attività didattiche tramite l’apprendimento cooperativo, che consente loro di esercitare e sviluppare le abilità relazionali, comunicative e negoziali utili non solo a scuola, ma nei più diversi contesti sociali.

Mette la tecnologia al servizio dell’apprendimento, rendendolo così più “semplice”, dinamico e qualitativamente migliore. Se a scuola la lezione viene coadiuvata dall’uso di tablet e altre tecnologie, a casa – e non solo… ovunque vi sia una connessione internet! – gli alunni possono rivedere la lezione in podcast, capire meglio ciò che in classe non hanno appreso e condividere online con i propri compagni, dubbi, difficoltà e risultati.

L’apprendimento migliora perché i ragazzi sono più motivati e il docente ha più tempo, in aula, per occuparsi dei bisogni di ciascun alunno.

“Che mondo troveranno i nostri figli quando termineranno i loro studi, lo possiamo prevedere?” – si interroga Maurizio Maglioni, presidente dell’Associazione Flipnet. “Dobbiamo assolutamente evitare che fra quindici anni, loro ci chiedano il perché li abbiamo preparati a vivere in un mondo che non esiste più… Allora il nostro progetto è: attività, lavoro cooperativo, sport, benessere, creatività e bellezza, natura e digitale.”

A parlare di tutto questo la mattina, confrontando le esperienze nei più diversi campi e presentando le best practices, docenti ed esperti italiani e stranieri, come: Dario Ianes e Maurizio Maglioni, che presenteranno il nuovo saggio “Capovolgere la scuola”, una proposta educativa nuova, inclusiva ed emozionante, vicina alle reali esigenze del bambino e del ragazzo del ventunesimo secolo che mal sopporta il sapere mnemonico e l’ascolto passivo; Alessandra Rucci, una dirigente scolastica controcorrente che dimostrerà come si può cambiare la scuola unendo la leadership comunicativa ed empatica alla capacità di cogliere ogni occasione di miglioramento; Daniela Di Donato, che farà raccontare a un gruppo di ragazzi la loro esperienza con la classe capovolta; Marika Toivola e Domingo Chica Pardo che illustreranno i risultati del flipped learning nei loro paesi, Finlandia e Spagna.

Nel pomeriggio sarà la volta dei workshop laboratoriali: 7 workshop che offrono un ventaglio di esperienze e riflessioni: il rapporto tra la tecnologia e le relazioni interpersonali (Andrea Nicolosi), la realtà virtuale nella didattica (Cristina Braila), il dibattito argomentativo (Grazia Paladino), i ponti tra letteratura, poesia e i problemi reali (Francesca Di Marco), la riflessione sulle strategie per raggiungere la felicità (Vanessa Sitzia e Rita Faustinella), l’apprendimento capovolto delle lingue straniere (Irene Bressan) e lo sviluppo del pensiero logico, sociale ed emotivo con i mattoncini Lego (Cecilia Staiano).

I docenti avranno modo di imparare un nuovo modo efficace di fare, anzi di essere scuola assieme ai propri studenti, e di acquisire strumenti validi da utilizzare in classe.

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