Al via la 37^ Festa del Vino di Castelvenere (BN)

La kermesse enogastronomica è organizzata dalla Pro Loco Castelvenere, con il contributo del Comune di Castelvenere e con la collaborazione del Comitato provinciale di Benevento dell’Unpli e dell’IstitutoProfessionale per i Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera ‘Giovanni Salvatore’.

Per quattro serate, 24 al 27 agosto, nello scenario dei Giardini del Teatro comunale all’aperto sfileranno in passerella le etichette di quindici cantine castelveneresi: Antica Masseria Venditti, Ca’Stelle, Di Santo, Fattoria Ciabrelli, Fontana delle selve, Grillo, La Feromani, Pacelli, Scompiglio, Simone Giacomo, Tenuta Le vignole, Torre Venere, Vigne Sannite, Vinicola del Sannio, Vitivinicola Bosco. Uno spazio unico per poter degustare i vini dei protagonisti dello scenario produttivo del “Comune più vitato” della Campania e del Sud Italia e per apprezzare le tipicità ottenute dai vitigni storici dell’areale telesino-titernino: i vini bianchi prodotti dalle uve falanghina, coda di volpe e “agostinella”; i vini rossi ottenuti dalle uve aglianico, sangiovese e, soprattutto, dalle uve “barbera del Sannio”, la varietà  maggiormente caratterizzante la produzione castelvenerese. Al vitigno barbera sarà dedicato un focus (venerdì 25 agosto, ore 10.30, nell’Enoteca comunale), organizzato con la collaborazione del Sannio Consorzio Tutela Vini, durante il quale i produttori locali, insieme ad addetti ai lavori, focalizzeranno l’attenzione sulle potenzialità di questa varietà, anche in relazione alle evoluzioni enologiche e del gusto.

Protagonista anche la gastronomia locale, con l’offerta di prodotti e piatti a chilometro zero che si potranno degustare nell’attrezzato stand allestito nella centralissima piazza San Barbato. A primeggiare nella proposta gastronomica offerta a visitatori e turisti sarà la “scarpella”, preparazione storica della cucina locale, recentemente riconosciuta tra i “Prodotti della gastronomia” della Campania inseriti nell'”Elenco nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali” (Pat). La “scarpella” sarà anche protagonista – con il suo compagno ideale a tavola, il vino barbera – del seminario/laboratorio in programma venerdì 25 agosto (ore 19) nel Teatro comunale all’aperto. Il secondo seminario/laboratorio, che sarà invece dedicato agli abbinamenti tra i vini falanghina e la pizza antica sannita, è programmato per sabato 26 agosto (alla stessa ora, nello stesso scenario).

Ad arricchire l’offerta ci sarà lo spazio ‘Aperitivo in Torre’, che tutte le sere offrirà la possibilità di degustare bevande a base di vino all’ombra della torre che domina il borgo medievale castelvenerese. Interessante anche la proposta riservata ai più piccoli, che avranno l’opportunità di partecipare al laboratorio di riciclo ricreativo che animerà durante le serate della festa lo spazio di piazza Dei Caduti. Ed ancora una mostra mercato dedicata ai prodotti artigianali e le visite guidate nel centro storico e nello spazio delle storiche cantine tufacee. Da segnare in agenda la ‘Passeggiata percorrendo il Sentiero di San Barbato’ (sanato 26 agosto, dalle ore 11), che condurrà i partecipanti lungo il suggestivo scenario ambientale in cui si intarsia il percorso che dal centro del paese conduce all’antica chiesetta di contrada Foresta, dove si potrà consumare il pranzo all’aperto (per informazioni e prenotazioni alla passeggiata e ai seminari/laboratori: 340.7943165). Ad accompagnare il tutto, un’interessante proposta musicale che nel corso delle serate vedrà alternarsi interessanti band giovanili negli angoli allestiti in piazza San Barbato e nel Teatro comunale all’aperto.

«Il programma di questa trentasettesima edizione della ‘Festa del vino’ – dichiara la presidente della Pro Loco, Elvira Moccia – si caratterizza soprattutto per una ventata di aria nuova che intendiamo apportare a questo tradizionale appuntamento. Le scelte musicali, i momenti dell’aperitivo, lo spirito delle passeggiate e i laboratori creativi, così come la nuova dislocazione degli spazi, rappresentano degli elementi di novità con cui si intende attirare l’attenzione soprattutto dei nuovi consumatori. Tutto questo – aggiunge – senza perdere di vista alcuni momenti che presentano un carattere più formativo, il cui intento è quello di portare un valido contributo alla conoscenza della maggiore risorsa economica del nostro paese, il vino».

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