SPESA TURISTICA INTERNAZIONALE: VENETO REGIONE LEADER

In base alle elaborazioni effettuate, il Veneto lo scorso anno ha avuto 5,6 miliardi di entrate dal turismo straniero con una crescita del 6% e una quota sul totale nazionale che sale al 15,3% (contro il 14,8% del 2015).

“Già i dati sugli arrivi e le presenze turistiche avevano indicato il 2016 come un anno di record per il Veneto e ora, a rafforzare i primati della nostra regione in ambito nazionale e a proiettarla come una delle realtà turisticamente più importanti a livello internazionale è questa autorevole elaborazione sui dati economici relativi alla spesa turistica, che parlano di una crescita delle entrate dell’intero settore regionale ma anche dei diversi comparti, da quelli balneare e lacuale a quello termale, da quello montano a quello delle città d’arte, lasciando peraltro intravvedere ulteriori margini di sviluppo per tematismi e prodotti turistici, come quello legato all’offerta enogastronomica o alla scoperta di mete luoghi di visita meno celebrati ma non meno affascinanti, che devono ancora esprimere molto del loro potenziale”.

Lo ha detto l’assessore al turismo della Regione del Veneto intervenendo stamane a Venezia alla 17.a conferenza promossa dal Centro Internazionale di Studi sull’Economia del Turismo (CISET), intitolata “L’Italia e il turismo internazionale”, nel corso della quale sono stati presentati i risultati e le tendenze per incoming e outgoing nel 2016, ricavati dai dati della Banca d’Italia ed elaborati dallo stesso CISET.

In base alle elaborazioni effettuate, il Veneto lo scorso anno ha avuto 5,6 miliardi di entrate dal turismo straniero con una crescita del 6% e una quota sul totale nazionale che sale al 15,3% (contro il 14,8% del 2015). Confermano le buone performance degli ultimi anni i diversi comparti dell’offerta turistica regionale, ma sono soprattutto le spese per le vacanze culturali e per quelle legate alla natura, allo sport e all’enogastronomia a segnare un convincente + 9%. Crescono considerevolmente i mercati di lingua tedesca (Germania +11,7% e Austria +5,6%) e, tra gli extraeuropei, aumenta quello statunitense (+ 9%), recupera il mercato cinese, aumenta quello indiano mentre segna ancora il passo quello russo, che però dà segni di risveglio.

“E’ opportuno – ha sottolineato l’assessore veneto – dotarsi di strumenti per una lettura integrata del fenomeno turistico che consentano di comprenderne e anticiparne le dinamiche evolutive per confermare e consolidare i risultati delle destinazioni e del sistema delle imprese. Per quanto riguarda da vicino il Veneto, da più parti emerge una  crescente richiesta di qualità del prodotto turistico, sia da parte delle destinazioni, che delle strutture ricettive e per questo abbiamo attivato importanti linee di finanziamento, con risorse regionali e con fondi comunitari, al fine di dare concreto sostegno economico ai progetti di riqualificazione, innovazione e differenziazione della nostra offerta turistica”.

“Il turismo rimane la più grande opportunità per il sistema Paese e per il Veneto – ha concluso l’assessore –, ma per coglierne fino in fondo le potenzialità bisogna riuscire a ‘liberare energie’ attraverso un giusto equilibrio tra sviluppo, concorrenza leale e tutela dei consumatori/turisti, avendo però piena consapevolezza che le rendite di posizione non esistono più per nessuno”.

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