Al Parco della Musica di Padova, ritmi e cultura per tutta l’estate

Dal 29 Aprile fino al 13 Agosto la terza edizione con iniziative culturali, concerti e festival fino a Ferragosto.

Ci sarà un nuovo palco per accogliere gli artisti di riferimento del grande rock internazionale e le stelle nascenti del pop italiano, un’area ristoro ampliata e rinnovata con chioschi tematici e un’inedita pizzeria, con la costruzione di un soppalco per poter godere dello spettacolo offerto dal Parco d’Europa da una posizione privilegiata. Non sono solo strutturali le novità della nuova edizione del Parco della Musica, aperto tutti i giorni anche per offrire gastronomia di qualità e a KM zero: prodotti e birre artigianali locali e vini DOC dei Colli Euganei potranno essere degustati dal pomeriggio alla sera.

Annunciati i primi concerti in programma, un cartellone di grandi nomi in cui si susseguono sia riferimenti assoluti della scena internazionale, che artisti italiani da anni attesi a Padova. P

29, 30 Aprile e 1 Maggio: Slick Steve e The Gangsters (Parco della Musica e CeRebration)

L’apertura del 29 aprile è tanto attesa quanto segreta: per la prima serata sono previsti dei DJ Set a tema, in una serata che apre il primo weekend al Parco. Domenica 30 aprile torna a Padova il quartetto esplosivo formato da Slick Steve (alias Stephen Hogan), cantante e showman madrelingua inglese e Alle B.Goode, giovane e talentuoso chitarrista riconoscibile per il suo stile Rock’n Roll. A sostenere la sezione ritmica si sono aggiunti in seguito due abili artisti bresciani: Beppe Facchetti (batteria) e Pietro Ettore Gozzini (contrabbasso). Il progetto è basato su una consapevole contaminazione artistica tra sonorità vintage e moderne, Swing, Rock’n Roll, Rhythm’n Blues e performance circensi, dalla magia alla giocoleria. Attesissima l’esibizione di Amy León, musicista, poeta ed educatrice americana, al Parco il primo maggio. Si è esibita in moltissimi spettacoli negli States e in tutto il Regno Unito, collaborando con realtà del calibro di BBC, Roundhouse, Amnesty International e tanti altri. Alunna della famigerata “Nuyorican Slam Team” ha saputo concentrare e fondere musica e poesia attraverso performance potentemente trasparenti, coraggiose e intime, concentrandosi su ineguaglianze sociali tra bianchi e neri, celebrazione dell’amore e sulla difficcoltà dell’essere donna. Autrice di due raccolte di poesie – the water under the bridge and Mouth Full of Concrete – ha da pochissimo pubblicato il suo album di d’esordio Something Melancholy.

3 maggio – 6 maggio Sub Cult Fest 2017

Quello nato nel 2014 come primo evento musicale al Parco d’Europa di Padova, nel 2015 è stato l’ultimo festival outdoor dell’intera Europa, nel 2016 è divenuto uno degli appuntamenti live di punta della primavera, e nel 2017 si conferma festival di riferimento nel panorama Indie italiano. Torna in scena a Padova SUB CULT FEST, per la prima volta in un’edizione estesa a quattro giornate tematiche. Organizzato dal collettivo indipendente Sotterranei e dalla label Dischi Sotterranei presso il Parco della Musica, l’evento conferma la propria particolare attitudine atta alla scoperta di generi musicali unici, che in una occasione unica emergono dal sottosuolo per lasciarsi scoprire. Apertura mercoledì 3 maggio con la prima data del “Tour Blu” del bluesman italiano Adriano Viterbini, la prima di una nuova serie di concerti speciali del già Bud Spencer Blues Explosion insieme ai Los Indimenticables, accompagnati dai disegni dal vivo di Davide Toffolo, Tre Allegri Ragazzi Morti. Giovedì 4 maggio i Captain Mantell – Dischi Sotterranei – saranno headliner della serata internazionale che vedrà ospiti gli americani Driftwood Pyre. Venerdì 5 maggio sarà la giornata di due tra i gruppi più richiesti dal vivo in Italia nel 2016: Sonic Jesus (live con il nuovo disco new wave, Grace) e In Zaire. La chiusura del festival, sabato 6 maggio, riporterà a Padova i Fine Before You Came, riferimento assoluto dell’emo-core italiano, che presenterà il nuovo album Il Numero Sette. In apertura i locali Winter Dust. Ai collettivi provenienti dai festival della provincia sono affidati i Dj Set di ogni serata, differenti di giorno in giorno. La dimensione sia nazionale che locale, rafforzata dall’incontro di musicisti di rilievo con artisti emergenti, è il realizzarsi degli intenti del festival, dalla prima edizione atto ad una fruizione della musica senza barriere, in un contesto ideale dove tra chi suona e chi ascolta si possa instaurare un’alchimia unica.

13 Maggio: Finley, Dari, W. Fontana – Back to TRL

I Finley sono Pedro (voce), Ka (chitarra), Dani (batteria) e Ivan (basso). La band, nata nel 2002 tra i banchi del Liceo, è la naturale evoluzione del rapporto di amicizia che lega i quattro musicisti. L’album d’esordio, Tutto è possibile, sancisce il loro successo nel 2006: prodotto da Claudio Cecchetto, in pochissimi mesi diventa doppio disco di platino con oltre 160.000 copie vendute. A coronamento di un anno di successi, la band viene premiata con il Best Italian Act agli MTV Europe Music Awards di Copenaghen. Nel 2007 pubblicano il loro secondo album, Adrenalina, accompagnato da un tour che, dopo aver toccato tutta Italia, porta la band sui palchi dei più prestigiosi festival europei, tra i quali Rock AM Ring e Rock IM Park in Germania, Wireless Festival in Inghilterra e Pier Pressure in Svezia. Il 2008 invece coincide con la partecipazione al Festival di Sanremo: quella settimana i Finley pubblicano Adrenalina 2, che diventa disco di platino e permette loro di conquistare il secondo Best Italian Act agli MTV EMA’s di Liverpool. Prosegue senza sosta il cammino della band, che con gli album Fuori! (2010) e Fuoco e fiamme (2012) continua a sfornare successi e collaborazioni prestigiose come quella con uno dei maestri della canzone italiana, il grande Edoardo Bennato. Nel 2013 invece vengono scelti da LEGO per realizzare la colonna sonora di Legends of Chima, serie tv animata distribuita in tutto il mondo. Nello stesso anno la band decide di allargare i propri confini musicali: inizia così un inedito e fortunato percorso radiofonico che li porta prima sulle frequenze di Radio Kiss Kiss e poi su quelle di Radio Monte Carlo.

27 Maggio: Dark Polo Gang

 La Dark Polo Gang è un gruppo trap romano formato da DarkSide, Tony Effe, Pyrex, e Wayne. La maggioranza dei loro beat è prodotta da Sick Luke, considerabile il quinto membro del gruppo. Nel 2015 esce “Full Metal Dark”, album d’esordio del gruppo. Il 2016 è un anno particolarmente intenso: DarkSide e Tony Effe pubblicano “Crack Musica”, Wayne pubblica “Succo di Zenzero” e Pyrex pubblica “The Dark Album”. Ciò che rende unica la Dark Polo Gang è il suo immaginario: un mondo all’interno del quale ogni personaggio rappa, canta, si muove e si veste a modo suo – in poche parole, vive. La componente essenziale di questo “ecosistema” è ciò che essi stessi (probabilmente in uno slancio di autoironia non indifferente) definiscono “linguaggio alieno”: comunicare per la Gang è possibile soltanto in modo ossessivo, ripetitivo e senza filtri, con la creazione di parole che funzionino da vero e proprio trademark.

15 Giugno: Xavier Rudd

Fin dall’inizio della sua carriera la caratteristica più evidente di Xavier Rudd è stata la sua grande capacità di connettersi con la gente, di arrivare fin dritto ai cuori di chi lo ascolta. Coinvolgendo il pubblico con le sue abilità da polistrumentista, fin dall’album di debutto To Let del 2002 Rudd ha creato un suono molto personale, mix di chitarre, ydakis, percussioni, armonica e voce. Qualcosa di decisamente nuovo, ma che ha un filo rosso che conduce fin ai suoi antenati e alle sue origini. Le sue capacità da songwriter vengono fuori per la prima volta fuori nel 2004 con il suo secondo album, Solace, diventato in breve tempo disco di platino e nominato agli ARIA. Il successo si consolida con il terzo album, Food in The Belly, celebrato per la grande capacità di Rudd di mettere insieme e unire più generi musicali senza alcuno sgorzo. L’album ha avuto una vasta eco in Australia e in Europe, lo ha portato per la prima volta ad essere presente nelle classifiche olandesi mentre in Australia veniva celebrato il disco di platino. È Spirit Bird che rappresenta per il polistrumentista australiano l’apice della sua carriera da solista: l’album raccoglie gli aspetti più belli e intensi della voce di Rudd, del suo songwriting e della sua anima, gli fa guadagnare il disco di platino perfino in Italia. Nel 2015, Nanna, il suo ottavo album in studio, con The United Nations lo vede per la prima volta insieme ad una formazione completa: musicisti provenienti da ogni angolo del globo per rappresentare le diverse culture di Australia, popolazioni aborigene, Sudafrica, Samoa, Germania e Papua Nuova Guinea. Seguono 28 tappe sold out in Europa nell’estate del 2016 e un pubblico entusiasta ad ogni show grazie alla grande energia di Rudd e alla sua anima pura. Che sia da solo o in compagnia della band, il messaggio di Xavier Rudd sul palco è sempre lo stesso, semplice ed efficace: tutti i popoli del mondo possono unirsi e ritrovare il proprio spirito, rifacendosi alle culture antiche e proteggendo la Terra e l’essenza della creazione.

1 Luglio: Giovanni Lindo Ferretti

Prosegue il viaggio di Giovanni Lindo Ferretti che da qualche anno è tornato a cuor contento sui palchi di club e festival musicali. Il concerto di quest’anno ricalca i tour precedenti nella forma ma non nella sostanza. Ferretti torna a raccontarsi esclusivamente con le canzoni del suo repertorio solista e quelle dei CCCP Fedeli alla Linea e C.S.I. con una nuova scaletta che comprende anche qualche brano tratto da “Saga, il Canto dei Canti”, ultimo album pubblicato da Sony Music. Sul palco con lui, come nei tour precedenti, due fedeli compagni di viaggio: Ezio Bonicelli e Luca A. Rossi, entrambi componenti degli Ustmamò, ad assicurare alle canzoni una nuova – e fedele allo stesso tempo – veste elettrica.

7 Luglio: Wolfmother

La band australiana, capitanata da Andrew Stockdale, è in tour in questi mesi per presentare il nuovo lavoro in studio, Victorious (Universal Music, 2016). Si tratta del quarto album dei Wolfmother, un lavoro dal sound maturo che rispecchia perfettamente le cifre stilistiche della band e che sta godendo di grande successo di critica e di pubblico. Il frontman Andrew Stockdale ha lavorato all’album nel suo studio di registrazione nel New South Wales, componendo su tutti gli strumenti e utilizzando lo stesso approccio creativo già sperimentato dieci anni fa con l’album d’esordio della band. «All’inizio suonavo chitarra, basso e batteria, poi sottoponevo le idee al resto della band e lavoravamo insieme agli arrangiamenti», ha dichiarato il cantante e chitarrista, «Ho pensato che sarebbe stato bello ricominciare a suonare tutto per fissare su un demo le mie idee. È un buon modo di lavorare, perché si riesce a ottenere uno stile ben amalgamato». Oltre a cantare sul nuovo album, Stockdale ha registrato le tracce di chitarra e basso e si è avvalso della collaborazione dei batteristi Josh Freese (Nine Inch Nails, Bruce Springsteen, A Perfect Circle) e Joey Waronker (Beck, Gnarls Barkley, REM), e del pluripremiato produttore Brendan O’Brien (Pearl Jam, Soundgarden, Bruce Springsteen). Il risultato, nelle parole di Stockdale, è decisamente interessante: «Volevamo un sound corposo, bilanciato tra energia garage e un grande lavoro di produzione. È selvaggio ed energico, perfetto per un festival!».

11 Luglio: Dinosaur Jr

I padri dell’indie rock americano, ispiratori della scena alternativa anni ’90 arrivano in Italia nella formazione originale per due concerti imperdibili, freschi di pubblicazione dell’ultimo album Give A Glimpse Of What Yer Not. La band torna a Padova per recuperare la data dell’anno scorso. Ispiratisi all’estetica del punk minimale, amatoriale e irriverente I Dinosaur Jr. diedero vita ad un sound originale e innovativo, sguaiato e rumoroso, basato su un uso massivo del feedback e della distorsione e sugli assoli melodici della chitarra. Dietro quegli strati di rumore tuttavia si nascondevano canzoni malinconiche, in perfetta sintonia con il sentire della loro generazione. La musica dei Dinosaur Jr è il tramite naturale tra gli anni ’80 e i ’90, e non è un caso che questa band abbia esercitato un’influenza enorme sulla generazione successiva, stabilendo uno standard sonoro con cui si sono dovuti misurare tutti i gruppi della scena grunge. Insieme ai Sonic Youth infatti, i Dinosaur Jr. furono coloro che maggiormente influenzarono il suono della band che avrebbe rivoluzionato il rock negli anni a venire: i Nirvana. L’ultimo album, quarto dalla reunion, “Give A Glimpse Of What Yer Not”, è uscito lo scorso anno ed è un puro lavoro in stile Dino che conferma ancora una volta la grandezza, l’energia e lo stile inimitabile di uno dei più grandi gruppi rock americani degli ultimo 20 anni. “Give A Glimpse Of What Yer Not” propone i medesimi ingredienti del recente passato, confermando l’immortalità della formazione americana, imbattibile nel proporre il personale e ben noto mix di distorsioni e melodia.

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