PROSECCO: ZAIA INAUGURA LE MOSTRE DI PRIMAVERA

Un omaggio al lavoro, all’operosità e al volontariato dei veneti, alle colline dei vitigni del Prosecco e alla capacità record di attrarre turisti e di conquistare i mercati mondiali con le bottiglie della Docg trevigiana.

Sono le ‘corde’ che il presidente del Veneto Luca Zaia ha fatto risuonare inaugurando a Col San Martino la 61° edizione della ‘Primavera del Prosecco superiore’ che proseguirà fino a giugno con 17 appuntamenti enoturistici. Nell’occasione il presidente ha partecipato all’assegnazione il premio dedicato alla memoria di Enrico Giotto, volontario e anima della Pro Loco, scomparso prematuramente cinque anni fa a seguito di un incidente sul lavoro.

“La provincia di Treviso, con due milioni di presenze turistiche nell’ultimo anno, dimostra di aver saputo investire sulle sue colline, sul paesaggio e su un territorio capace di esprimere fiere, sagre, volontariato e una agricoltura eroica, come quella del Prosecco. Oggi il distretto produttivo del Prosecco – ha ricordato Zaia – vale mezzo milione di bottiglie ed esporta il vino più conosciuto e venduto al mondo, superando lo Champagne. E’ stata una crescita esponenziale, grazie al grande lavoro dei nostri agricoltori, a persone come Enrico Giotto che hanno perso la vita per coltivare questa terra, allo spirito di sacrificio dei suoi abitanti”.

Una terra, quelle delle colline del Prosecco, in prima fila al Vinitaly, la vetrina internazionale dei vini italiani che si aprirà ad aprile, e candidata a diventare ‘patrimonio mondiale dell’umanità’ sotto l’egida dell’Unesco: “Per i 15 comuni delle colline di Valdobbiadene e Conegliano questa candidatura – ha evidenziato Zaia – significa entrare nel ‘salotto buono’ dei siti culturali e turistici migliori a livello internazionale. Rappresenta una potenzialità enorme in termini di accoglienza turistica – ha richiamato il presidente del Veneto – alla quale non bisogna arrivare impreparati”.

“La Regione Veneto, con la manovra di bilancio 2017 e relativi collegati. – ha ricordato Zaia – ha approvato a fine anno un centinaio di articoli di legge che semplificano regole e modalità per fare turismo su queste colline, in deroga a vincoli e obblighi, al fine di incentivare giovani e famiglie a recuperare casolari e abitazioni tipiche e a promuovere questi territori in chiave turistica. Le terre del Prosecco, lo vedremo alla Borsa del turismo di Milano che si apre nei prossimi giorni, sono la destinazione turistica che sta registrando il maggior incremento di presenze a livello nazionale. Il futuro – è stato il monito finale del presidente – è nel turismo e nella nuova modalità di vivere e gestire l’accoglienza: non dobbiamo farci trovare impreparati”.

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