DA REGIONE VENETO 3 MLN DI EURO PER RIORGANIZZARE SERVIZI GIUSTIZIA CIVILE E FALLIMENTARE

La Regione Veneto dà una mano ai tribunali per agevolare il lavoro dei giudici civili, e in particolare delle sezioni fallimentari.

Attraverso una linea specifica del Fondo Sociale Europeo, la Regione ha attivato un finanziamento di oltre 3 milioni di euro nella programmazione 2014-2020 per migliorare i servizi offerti a cittadini e imprese dagli Uffici giudiziari del Veneto. Oggi l’assessore al lavoro Elena Donazzan, e il responsabile dell’area Capitale Umano, hanno presentato ai presidenti dei sette Tribunali del Veneto,  ai sette Procuratori capo, al Presidente della Corte di Appello di Venezia e al Procuratore generale della Corte di Appello di Venezia l’advisor, scelto mediante bando pubblico, per monitorare lo stato e il fabbisogno dei 16 uffici giudiziari ed elaborare un piano di riorganizzazione e di miglioramento dell’efficienza della Giustizia civile.

“L’efficienza della giustizia civile assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo di un territorio e dell’intero Paese. Una giustizia civile lenta ed inefficiente rappresenta un ostacolo alla crescita dell’economia e scoraggia l’attrattività degli investimenti. Per questo la Regione del Veneto ha deciso di passare da singoli episodi di collaborazione ad un investimento massiccio in collaborazione e sinergia con gli Uffici giudiziari del Veneto”, ha spiegato l’assessore al lavoro Elena Donazzan, ai massimi rappresentanti della Giustizia civile in Veneto.

La collaborazione tra Regione e Uffici giudiziari del Veneto, avviata nell’ottobre 2015 – ha ricordato Santo Romano, direttore dell’area Capitale umano della Regione Veneto e responsabile per la gestione dei fondi FSE – avviene secondo un progetto che si articola in due fasi: una prima fase preliminare che si completerà entro giugno con il monitoraggio della situazione del fabbisogno degli uffici giudiziari e l’elaborazione dei piani esecutivi per il miglioramento dei servizi offerti. Seguirà poi la fase esecutiva di realizzazione dei piani. “Un sistema giudiziario agile ed efficiente – ha aggiunto Romano – diventa elemento di attrattività e fattore di competitività per il mondo imprenditoriale e del lavoro: basti pensare al rilascio di certificazioni, di modulistica, alle procedure concorsuali, alla registrazione di brevetti, alla trascrizione di vendite di macchinari. Obiettivo di questa collaborazione tra Regione e Tribunali è aiutare il sistema a sviluppare le competenze del personale degli Uffici giudiziari, ottimizzare le procedure, supportare i processi di innovazione digitale”.

Della prima fase è stata incaricata, a seguito di gara, la PricewaterhouseCoopers Advisory  società di revisione e consulenza con sede a Milano, che ha già maturato importanti esperienze di riorganizzazione per oltre 60 Uffici giudiziari italiani.

L’elaborazione dei piani esecutivi prevede l’analisi dell’organizzazione degli Uffici Giudiziari, uno studio di fattibilità e un momento di  concertazione e validazione delle proposte operative. Particolare importanza avrà la restituzione e la condivisione delle azioni da mettere in campo, in modo assicurare la immediata e concreta realizzabilità delle proposte.

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