MINORI: TAVOLO REGIONALE PER STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, anche in Veneto, si presenta sfuggente e in continua evoluzione.

“La sperimentazione avviata nel 2016 di accogliere gli adolescenti stranieri non accompagnati in appartamenti protetti, a piccoli gruppi, in percorsi di autonomia, ha dato esiti positivi e proseguirà anche nel 2017. L’esperienza veneta pensata per i ragazzi tra i 16 e i 18 anni ha anticipato le linee-guida proposte ora dalla Conferenza Stato-Regioni, dimostrando di poter offrire una soluzione rispettosa dei diritti dei minori e dell’esigenza di aiutare i comuni a fronteggiare l’onere economico imposto da un fenomeno in continua crescita”.

L’assessore al sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin ha convocato oggi il tavolo regionale per i minori stranieri non accompagnati, per fare il punto della situazione, presenti il Garante regionale dei diritti della persona e i rappresentanti dei comuni capoluogo, della Prefettura di Venezia.

Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, anche in Veneto, si presenta sfuggente e in continua evoluzione. Al 31 agosto dello scorso anno il ministero del Welfare certificava la presenza in Veneto di 297 minori stranieri non accompagnati, ma in realtà comuni capoluogo, come Padova, hanno registrato nel loro territorio, presenze nell’ordine di oltre un centinaio di ragazzi. In media oltre la metà provengono dai Balcani (30 per cento albanesi, 20% kosovari), arrivati via terra. Residuali invece gli arrivi con gli sbarchi via mare.

“Una delle criticità che il sistema veneto dell’accoglienza (Regione-Comuni-comunità e onlus) si trova a gestire – ha rilevato l’assessore – è rappresentata dai consistenti arrivi di adolescenti albanesi e kosovari, apparentemente soli, in realtà guidati dalla rete di familiari e conoscenti presente.  Ci troviamo di fronte a ricongiungimenti familiari dissimulati, attraverso i quali le famiglie balcaniche garantiscono ai loro ragazzi le opportunità di inserimento scolastico e sociale del nostro welfare”.

“La Regione Veneto intende sottoporre  la questione al ministero degli Interno e alla Conferenza Stato regioni – ha annunciato l’assessore Lanzarin – perché si faccia chiarezza e si arrivi a stipulare accordi coni paesi di provenienza. Ci sembra improprio distogliere i fondi per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati (45 euro al giorno) in fuga da situazioni di guerra, di tratta o di povertà estrema, per favorire ricongiungimenti famigliari dissimulati o arrivi organizzati di bande di minorenni dedite alla criminalità e allo spaccio. Chiederemo che anche il parlamento che, nell’iter del ddl sui minori stranieri non accompagnati, introduca clausole di tutela per i minori davvero soli e bisognosi di tutela e misure dissuasive per chi nasconde interessi criminali dietro la minore età”.

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