Centro, nord e sud sul podio del Campionato italiano del salame

A Minori, Città del Gusto, in uno dei templi più golosi d’Italia, il bistrot di Salvatore De Riso, si è svolto l’ultimo atto dell’undicesima edizione del Campionato Italiano del Salame, organizzato dall’Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza, Tracciabilità) con il patrocinio del MIPAAF, di diverse Università e dell’AEHT (L’Associazione europea delle scuole alberghiere e di turismo).

Il podio ha visto sul gradino più alto Le Fattorie del Tratturo di Luigi Di Lello di Scerni (CH) con la Ventricina del Vastese, vincitrice anche del premio Accademia del Peperoncino al primo salame piccante.

Secondo posto alla Mortandela della Val di Non di Dal Massimo goloso di Coredo (TN), terzo alla Salsiccia semipiccante del Salumificio Santa Barbara di Casabona (KR), che ha anche ricevuto il premio del Salame che piace alla gente assegnato dagli studenti dell’Istituto alberghiero di Maiori (SA).

Il premio riservato alla migliore Soppressata del Sud è stato assegnato al Salsicciotto de Le Tre Casette di Gessopalena (CH).

Il miglior Ciauscolo marchigiano è Il Campagnolo di Re Norcino di S.Genesio (MC).

La migliore ‘Nduja è quella dell’Artigiano della ‘nduja di Spilinga (VB).

Il miglior salame di quinto quarto è il Salsicciotto al Vin cotto ancora delle Fattorie del Tratturo.

Il miglior Salame Bio del Sud è la Soppressata bianca di Ferruccio e Nicola Romano di Acri (CS), mentre il miglior Bio del Nord, assegnato nell’altra finale a Padova, è la Sopressa Padovana de La Buona Terra di Cervarese Santa Croce (PD).

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