Napoli, la pizza e la sua arte: la storia di Salvatore Lioniello

La  città di Napoli, spesso, viene associata alla pizza. La pizza a Napoli è un’arte. Per rendere arte una pizza c’è bisogno di un’artista, di una persona che riesca ad esportare nel mondo questa arte.

Tanti sono i pizzaioli a Napoli, pochi sono quelli che di una semplice pizza ne fanno un’arte. Salvatore Lioniello è uno di questi. Campione del mondo di pizza in teglia e di tante altre categorie. Miglior pizzaiolo al Master Pizza Chef, un’autentica istituzione del mondo della pizza.

“La pizza a portafoglio di Piazza San Salvatore mi è rimasta impressa nella mente. Da lì è partito tutto”. Così si racconta Salvatore. “La mia prima esperienza a Frattamaggiore non fu memorabile, arrivai a mettere tutto in discussione. Ma quando ami una cosa, si sa, prima o poi ritorna ed eccomi qua”. Una storia nata per caso, per amore di un padre che da subito ha provato a trasmettergli il “mestiere”. “E’ My Dad la mia pizza preferita. Una pizza che porterò sempre nel mio cuore, perché racconta chi sono e come sono arrivato ad essere dove sono”. L’arte della pizza, dicevamo. L’arte di suscitare un sorriso sui volti di chi la mangia. “E’ proprio questa la soddisfazione più grande. Regalare un momento di sana goduria con una tua creazione. Una pizza può regalarti attimi di gioia, ed essere complice di tutto questo mi inorgoglisce”. Un vero e proprio ambasciatore Salvatore, di cui sentiremo sicuramente parlare, perché l’arte e gli artisti, non passano mai di moda.

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