CARTOGRAFIA E GUERRA: A NOVEMBRE MOSTRA A TREVISO

La mostra “La geografia serve a fare la guerra? Representation of Human Beings” si terrà a Treviso presso la Fondazione Benetton, a partire dal 6 novembre. L’iniziativa è stata presentata oggi a Venezia dall’assessore regionale al territorio e alla cultura Cristiano Corazzari, dal direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche Marco Tamaro, dal curatore della mostra Massimo Rossi e dal capo del team che l’ha allestita, Ángeles Ortiz Espinoza, di Fabrica.

Mappe, atlanti, e opere d’arte racconteranno, attraverso tre sezioni tematiche – Rocce e acque, Segni umani, Carte da guerra – la grande forza comunicativa e persuasiva delle carte geografiche. Le mappe sono infatti un potente mezzo di comunicazione non verbale e il contesto delle celebrazioni della Grande Guerra offre l’occasione per indagare sulla loro capacità di influenzare l’opinione pubblica.

L’assessore Corazzari, soffermandosi sul titolo della mostra e sui suoi elementi di novità, ha fatto riferimento al grande impatto emotivo dell’immagine cinematografica di Chaplin che nel film “Il grande dittatore” gioca con il mappamondo. “E’ un meccanismo psicologico emozionale – ha aggiunto – quello che collega la rappresentazione cartografica con la guerra. Scatta un rapporto immediato, diretto ed evocativo”.

“Questa relazione – ha detto Corazzari – riguarda anche le stesse dinamiche belliche. Avere cognizioni geografiche più precise ed evolute poteva significare essere avvantaggiati nei confronti dell’avversario. Questo aspetto assume una valenza ancora maggiore per una guerra di posizione come fu il primo conflitto mondiale, dove conoscere le peculiarità del territorio dei campi di battaglia poteva fare la differenza”.

L’assessore ha infine ricordato la collaborazione tra Regione e Fondazione Benetton per il Progetto Atlante Veneto in cui trova una sua collocazione anche l’iniziativa della mostra presentata oggi. Si tratta di un’attività di censimento delle cartografie a stampa possedute dalle biblioteche del Veneto, completata per adesso su quattro province del Veneto, che sta facendo emergere uno straordinario patrimonio sinora rimasto sommerso.

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