ESERCITO E “AZZURRO CHE VALORE”, LO SPORT NELLA GRANDE GUERRA

Esercito e “Azzurro che Valore”. Si è svolta questa sera nei locali del Museo dei Granatieri la tavola rotonda “Azzurro che Valore”, progetto ideato dall’Istituto Nazionale Nastro Azzurro e dall’omonima Associazione “Azzurro che Valore”, volto a promuovere la conoscenza degli sportivi italiani che si sono distinti per atti eroici nel corso della 1^ guerra Mondiale.Il convegno è stato aperto dal Colonnello DECHIGI, Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito con la lettura dei comunicati inviati dal Presidente del CONI e dal Presidente della FIGC. L’Ufficiale, nell’introdurre poi i relatori, il Prof. GALASSO referente del progetto, il Dott. IMPIGLIA che ha illustrato lo sport nella Grande Guerra e il Dott. ROESLER FRANZ intervenuto sul ruolo dei giornalisti sportivi caduti nel 1^ conflitto mondiale, ha voluto rimarcare l’importanza di questi eventi nel diffondere la cultura e la conoscenza storica della Prima Guerra Mondiale per ricordare il processo identitario e il ruolo svolto dall’Esercito nella creazione dello spirito di unità nazionale mantenendo vivo il ricordo di tutti i caduti.

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito delle commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra che l’Esercito ha intrapreso lo scorso anno con “L’Esercito marciava” proseguito quest’anno con il progetto “L’Esercito combatte” ideato per rievocare tutti i caduti della Grande Guerra.

L’evento è stato, anche, l’occasione per ricordare il centenario della morte di Virgilio Fossati, primo calciatore nerazzurro ad indossare la maglia della Nazionale italiana. Con la maglia azzurra disputò 12 partite, segnando il suo primo gol proprio nella gara d’esordio della squadra italiana, disputata il 15 maggio 1910 contro la Francia. Con l’Internazionale F.C. Milano, primo nome della squadra nerazzurra, disputò 97 partite mettendo a segno 6 reti e vincendo il campionato del 1909-1910 due anni dopo la fondazione della società nella quale ricoprì allo stesso tempo il ruolo di giocatore, capitano e allenatore.
Il Football Club Internazionale Milano ha manifestato il proprio interesse e partecipazione inviando la maglia nerazzurra con il nome di Fossati.

La domenica dell’11 gennaio 1914, presso la Civica Arena di Milano, la Nazionale italiana incontrò l’Austria in una partita amichevole, finita con il risultato di 0 a 0. I capitani delle due squadre, Virgilio Fossati e Robert Mertz, cadranno entrambi nel corso del conflitto che coinvolgerà le due nazioni.

Nel 1915, con il grado di Sottotenente, Virgilio Fossati fu assegnato all’8° reggimento di fanteria della Brigata Cuneo. Nel febbraio del 1916, promosso al grado di Tenente, fu impegnato, al comando della sua compagnia, sul settore di Podgora. Successivamente, all’alba del 25 giungo 1916 fu trasferito sul settore di Monfalcone dove il 29 giugno morì in combattimento. Alla sua memoria è stata conferita la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Dopo aver svolto in tutte le fasi del combattimento attiva e audace opera, si offriva spontaneamente per rintracciare possibili varchi nel reticolato nemico ed in tale ricerca cadeva colpito a morte incitando i soldati ad avere fiducia nell’esito vittorioso dell’azione – Monfalcone 29 giugno 1916”.

About Author