PFAS, SIGLATA INTESA TRA REGIONE VENETO E MINISTERO DELL’AMBIENTE

A Palazzo Balbi si è raggiunta un’intesa di massima con il Ministero dell’Ambiente per mettere a disposizione nuove risorse per l’emergenza PFAS.

Ferme restando le risorse del precedente “Accordo di Programma integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino” siglato nel 2005.

E’ quanto ha assicurato oggi Gaia Checcucci, Direttrice del Ministero dell’Ambiente presente stamani a Venezia per partecipare al Comitato di sorveglianza dell’Accordo composto da Province e comuni interessati, aziende, ARPAV, enti gestori e Istituto Superiore di Sanità.

“Soldi disponibili da subito, cosa molto importante – afferma l’assessore regionale all’ambiente –; abbiamo apprezzato le parole della Direttrice Checcucci che , nel proporre un accordo integrativo, ha promesso che sarà finanziato con il Fondo di sviluppo e coesione al massimo entro tre mesi”. Ho molto apprezzato – prosegue l’assessore – anche le parole del rappresentante dell’istituto Superiore della Sanità Lucentini che, confermando quanto da noi sostenuto da tempo, ha ribadito la necessità che il Ministero dell'ambiente definisca al più presto i limiti di tutte le sostanze PFAS, offrendo altresì il supporto dell’ISS al Ministero in tal senso.

Durante l’incontro con il Comitato sono stati trattati anche gli argomenti legati al prolungamento del collettore A.Ri.C.A. e all’impianto di trattamento dei fanghi prodotti nel distretto della concia, quest’ultimo già oggetto di specifico Accordo stipulato nel 2013.

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