TERMINATA LA “XXXI CAMPAGNA ANTARTICA ESTIVA”

Con la chiusura della Base italiana in Antartide “Mario Zucchelli”, è terminata la “XXXI Campagna Antartica estiva” del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) ed è cominciato il rientro  dei ricercatori di ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile, e del contingente interforze italiano.

La spedizione è durata quattro mesi ed ha visto impegnati circa 90 persone, tra tecnici e ricercatori italiani e stranieri, in condizioni estreme. Arrivati nella stagione dell’estate antartica, le temperature medie sono tra 0° C e -35° C e vi sono 24 ore di luce al giorno.

Per le attività di routine e straordinarie, il team di tecnici e ricercatori ha potuto contare sulla partecipazione di 24 militari italiani dell’Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, che hanno fornito collaborazione, nell’ambito delle competenze specifiche della Forza Armata d’appartenenza, ai tecnici e scienziati dell’ENEA, nella stazione “Mario Zucchelli” ubicata nella Baia di Terra Nova, nella stazione italo-francese “Concordia”, la più estrema delle basi a 3270 metri di altitudine e nella motonave Italica, partita appositamente dal porto di Ravenna ad ottobre 2015.

I militari delle Forze Armate sono ormai una presenza certa, sin dall’arrivo in Antartide nel 1985 del primo Team di ricerca scientifica. In quest’ultima campagna hanno operato in sinergia con i ricercatori dell’ENEA, in particolare fornendo previsioni meteo per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeree, partecipando alle operazioni in quota con le guide alpine e a quelle in mare con i palombari.

Il Ten.Col. Ajello, Capo Team del contingente italiano interforze si è detto “orgoglioso di essere italiano e di far parte di questa avventura che da trentun’anni vede la scienza italiana protagonista”. “Come militari sentiamo tutti il dovere di dare il massimo di noi stessi, delle nostre conoscenze, della nostra esperienza per contribuire al successo e alla sicurezza di questa campagna antartica”.

Dal 1985 l’Italia è presente in Antartide con il P.N.R.A., in 31 anni sono stati impiegati in totale 319 militari italiani suddivisi tra Esercito (118) Marina Militare (121) Aeronautica Militare (78) e Carabinieri (1). Le attività di ricerca coordinate dal CNR riguardano: biodiversità, evoluzione e adattamento degli organismi antartici, scienze della Terra, glaciologia, contaminazioni ambientali, scienze dell’atmosfera e dello spazio, attività di monitoraggio presso gli Osservatori permanenti meteo-climatici, astronomici e geofisici.

L’Antartide è l’unico continente ancora in gran parte inesplorato e incontaminato ed è pertanto un luogo privilegiato per osservare fenomeni fisici che hanno rilevanza per l’intero pianeta in ambito climatologico, oceanografico, geologico e biologico. Anche per questo sul continente vige dal 1961 il trattato di Washington (detto Trattato Antartico), secondo il quale i paesi membri (fra cui l’Italia) si impegnano a utilizzare il territorio e i mari circostanti esclusivamente per fini scientifici e pacifici, rispettandone l’ambiente e la biodiversità.

 

About Author