Emanuele Palamara trionfa al Social World Film Festival

“Città d’arte”, così recita il cartello d’ingresso della città di Frattamaggiore, tra le diverse ragioni, si può annoverare anche quella di aver dato i natali ad Emanuele Palamara, giovane regista frattese che ha trionfato al Social World Film Festival con il suo cortometraggio “La Smorfia” che ha vinto il premio come “miglior cortometraggio internazionale” e “miglior attore protagonista” grazie ad un entusiasmante Gianfelice Imparato. Oltre a questo prestigioso riconoscimento, il corto ha già vinto in un mese di distribuzione 10 premi ed è stato già selezionato per molti altri. La trama racconta la storia di Carmine, un vecchio cantante napoletano al quale un ictus storpia irrimediabilmente il viso con una terribile smorfia. Nonostante sia costretto su una sedia a rotelle non smette di sognare. Il suo obiettivo infatti, resta quello di tornare nel teatro dove è stato consacrato come il grande erede della canzone napoletana. “Dietro ad un premio del genere, ma direi dietro al percorso di un film – spiega Palamara – ci sono mille dubbi, almeno per me è così. Quando alzo un premio penso che sto ripagando i sacrifici di un’intera troupe, di chi scrive con me, dei miei cari. In merito a “La Smorfia” voglio ringraziare soprattutto due persone: Pietro Albino Di Pasquale con cui ho scritto la sceneggiatura e Daniele Barbato che ha prodotto il corto tuffandosi in un’avventura e in un campo che non è il suo e lavorando con grande passione e professionalità. Anzi, dedico questo premio alla sua bimba Ginevra, nata da pochi giorni”.

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