Premio Città di Sant’Anastasia,vince Martina Barone

Alla quinta edizione, il premio in palio – una produzione discografica – è andato per la prima volta ad una concorrente campana: alla finale del Festival Nazionale Giovani Talenti «Premio Città di Sant’Anastasia», presentato quest’anno da Maurizio Casagrande e Tiziana De Giacomo, ha trionfato Martina Barone, 17 anni, di Pomigliano d’Arco. La giuria presieduta dalla discografica e talent scout Mara Maionchi ha premiato la voce potente di Martina che si è esibita con «At Last», una cover di Etta James. Un titolo profetico, «finalmente», giacché la Barone aveva partecipato a tutte le edizioni della kermesse piazzandosi sempre in ottime posizioni e vincendo, in un’occasione, anche il premio della critica assegnatole dai giornalisti. Martina studia canto da quattro anni e ha al suo attivo un disco, «Le corde dell’anima». «Sono emozionatissima – ha commentato la vincitrice – e soddisfatta, credo sia valsa la pena di non mollare per cinque anni». Al secondo posto, la giuria presieduta dalla Maionchi in cui si sono alternati durante tre sere maestri, esperti e giornalisti (Diego Perris, Franco Lipari, Domenico De Cristofaro, Gianni Gallo, Gabriella Bellini, Maurizio Cerino, Antonio Menna, gli stilisti Nino Lettieri e Raffaele Tufano, l’assessore allo spettacolo Cettina Giliberti) ha scelto un concorrente in arrivo da Milano: il giovane Jordan Carletti con «Rise like a Phoenix» cover di Conchita Wurst. Sul podio, terza classificata, Annagiorgia Calafiore di Bari con «I am changing» di Jennifer Hudson, tratto dal film Dreamgirls.  Ma il Festival, istituzionalizzato dal Comune di Sant’Anastasia con la direzione artistica della Pmc Music Recording Studio che ha offerto i premi di produzione dischi per i vincitori, ha dallo scorso anno una sezione «inediti» e per quest’ultima il primo posto è andato alla band «The Noiserz» di Sant’Anastasia, con il testo «Decoy». I componenti sono Domenico Savio Ardizio (voce), Thomas Mollo (chitarra), Vincenzo Ceriello (piano), Antonio Falanga (basso). La sera precedente, per la categoria «junior» aveva trionfato la tredicenne Annabella Iannaccone, di San Giorgio a Cremano, con la cover «Como quieres» di Violetta, seguita da Noemi Miranda e Chiara Ranieri. «Il Festival cresce sempre di più – commenta il sindaco Lello Abete – credo che quest’ultima sia stata la più bella edizione e che le istituzioni debbano sempre stare accanto a chi lavora per il territorio, in particolar modo se ciò porta a scommettere sui giovani, sui talenti. Senza trascurare, parlando da amministratore, le ricadute positive sull’indotto: in questa settimana molti giovani di altre regioni, accompagnati dalle loro famiglie, hanno apprezzato le nostre bellezze, hanno affollato le nostre strade e i locali. Da tutta Italia e oltre». Già, oltre: perché nella categoria inediti, al secondo posto, c’è una band londinese, Kaleidos, che ha strappato molti applausi. «C’è anche una concorrente russa, nella rosa dei finalisti – ricordano Marianna Porritiello e Tiziana Pensati che con Marilisa Maione promuovono da cinque anni la kermesse – e siamo stati felici di ospitare una band in arrivo da Londra, oltre a concorrenti da tutta Italia. Il talento per noi non ha paese, nazione, non siamo mai stati campanilisti: promuoviamo i giovani capaci, di cantare e di sognare». Tra le stelle della finale, ma fuori concorso, a entusiasmare il pubblico che ha cantato insieme a loro, le giovani ma esperte voci della Pmc: Silvia Valeria Ciccarelli ( con le cover ‘Na canzuncella doce doce e Chesta sera) che ha poi duettato con Sal Da Vinci, e Cinzia Esposito che si è esibita nei suoi cavalli di battaglia (The best e I will survive) e in una cover di Pino Daniele accompagnata da musicisti e da un batterista d’eccezione, l’attore Maurizio Casagrande.  Applausi anche per Joseph Amendola, vincitore del Festival 2014, con il suo inedito, «L’amore è così splendido», scritto dal maestro Diego Perris e per la band «Le Macchie» che la scorsa edizione trionfarono nella categoria inediti con «Bianca». L’ospite della finale, Sal Da Vinci, ha voluto inoltre regalare alla città di Sant’Anastasia due momenti particolari: prima esibendosi in duetto con Silvia Ciccarelli, poi cantando una sua canzone insieme al figlio Francesco Da Vinci

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