CIRO FERRARA EDUCA ALLA SALUTE

Tv, computer, social network. Dell’attività fisica nemmeno l’ombra. Trascorrono così le giornate gli adolescenti campani: lo sport e il movimento sono un appuntamento costante solo per il 35% dei giovani, con un cartellino rosso per le ragazze (29%) e giallo per i ragazzi (42%). Sono dati allarmanti, perché le persone sedentarie hanno una probabilità superiore di ammalarsi di cancro rispetto a chi pratica attività fisica in maniera regolare. Senza contare che l’obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo di alcuni tumori. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa dall’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.

È andata in scena l’8 maggio la dodicesima tappa della quinta edizione all’Istituto “Petronio” di Pozzuoli, dove l’ex capitano partenopeo Ciro Ferrara, sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.

“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Ferrara –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato in giovane età compromette la loro salute da adulti. L’attività fisica? Cominciamo a praticarla qua, tra un’ora di italiano e una di storia!”.

“Sport e alimentazione sono determinanti per prevenire le malattie – spiega il professor Filippo Monaco, dirigente scolastico dell’Ipseoa Petronio – quindi accogliere nel nostro istituto alberghiero una manifestazione del genere ha fatto bene ai ragazzi sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista didattico. È stato un piacere avere con noi un grande campione come Ciro Ferrara che rappresenta un modello di sportivo e un modello di uomo del sud che è riuscito a raggiungere traguardi importanti. La nostra scuola è sempre favorevole ad accogliere simili iniziative che le consentono di andare oltre le normali attività didattiche e di aprirsi alla realtà quotidiana”.

Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di Aiom si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Coni e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc).

“Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: In Campania nel 2010 si sono registrati 23.868 nuovi casi di tumore con 12.478 decessi, mentre erano complessivamente 143.937 le persone colpite da una neoplasia – ha aggiunto il professor Normanno – Nel 2014, in Italia, si sono registrati 365.500 nuovi casi (erano 366.000 nel 2013). Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.

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