Teatro Nuovo di Napoli: il cinema di Paolo Sorrentino e Iaia Forte nello spettacolo “Hanno tutti ragione”

Il cinema e il teatro si affiancano per un omaggio ‘scenico’ al regista e autore Paolo Sorrentino, da lunedì 17 a domenica 23 novembre 2014 al Teatro Nuovo di Napoli, con una rassegna di tutti i suoi film e lo spettacolo tratto dall’omonimo libro Hanno tutti ragione, diretto e interpretato da Iaia Forte.

Da lunedì 17 a sabato 22 novembre, infatti, il “palcoscenico” partenopeo ospiterà uno sguardo cinematografico a ritroso sull’opera del regista
partenopeo, dal suo più grande successo, La Grande Bellezza, al film che l’ha lanciato e fatto apprezzare, L’uomo in più.

Sei titoli propedeutici al mondo di Tony Pagoda, protagonista del suo romanzo Hanno Tutti Ragione, che l’attrice e regista Iaia Forte porterà in
scena da mercoledì 19 novembre alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 23).

La programmazione filmica avrà inizio lunedì 17 novembre alle ore 20.00 con La Grande Bellezza, mentre martedì 18 novembre alle ore 20.00 sarà la volta di This must be the place. Da mercoledì 19 novembre, con Il Divo alle ore 16.00, le proiezioni anticiperanno, lo spettacolo di Iaia Forte, e giovedì 20 novembre, alle ore 17.00, toccherà all’apprezzatissimo L’amico di famiglia. Gli ultimi due titoli, Le conseguenze dell’amore e L’uomo in più, sono programmati, rispettivamente, venerdì 21 e sabato 22 novembre, sempre alle ore 17.00.

Lo spettacolo Hanno tutti ragione, che debutterà mercoledì 19 novembre, è tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Sorrentino, ed ha per protagonista Tony Pagoda, tra i primi fortunati personaggi immaginati dall’autore. Innamoratasi del romanzo, leggendolo in occasione del premio Fiesole, Iaia Forte disegna il protagonista maschile del libro come una creatura oltre i generi, al punto da poter essere impersonato anche da una donna. L’attrice partenopea si cimenta in un ruolo en travesti, finora per lei inedito, interpretando, sola in scena, i primi due capitoli del libro di Sorrentino.

Istrionico antieroe, irresistibile come tutti quelli creati dalla mente visionaria del suo autore, Tony Pagoda è una figura tragicomica, che sa
essere paradossalmente tanto profonda quanto superficiale, emblema di quell’assenza di riferimenti che disorienta la società contemporanea.

I modi esagerati e volgari, la posa da impenitente sciupafemmine sono suoi caratteri volutamente gonfiati, esagerati, distorti. Si tratta in realtà di
un uomo debole, solo e fragile, che, nell’interpretazione e la regia di Iaia Forte, rivela inattese tenerezze, abilmente mascherate da un cinismo
disperato.

Nello spettacolo, la sua vita eccessiva e mediocre, lussuosa e povera, è tratteggiata mentre, in una sorta di allucinazione provocata da alcol e
droga, canta davanti a Sinatra al Radio City Music Hall. In questo “delirio” immaginario, brandelli di memoria, amorosi struggimenti e considerazioni sarcastiche affiorano attraverso un dialogo tra le parole e la musica di Pasquale Catalano e Peppino Di Capri, eseguite da Fabrizio Romano.

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