Sant’Anastasia: A lavoro con i voucher

Muniti di apposite “pettorine” 12 disoccupati e/o cittadini in disagio sociale, tra cui sette donne, hanno iniziato oggi a prestare servizio presso i plessi scolastici e verranno retribuiti tramite il sistema dei buoni-lavoro.

Del tutto simile al più noto servizio dei “nonni vigili”, per un’ora al giorno offriranno assistenza agli alunni in entrata e uscita da scuola ed il loro impegno – che non sostituisce quello della P.M. – durerà fino al 21 dicembre.

Le 12 persone sono state individuate tramite una graduatoria formata a seguito di apposito bando e il servizio sarà retribuito con voucher INPS dal valore lordo di € 10,00 e per un valore netto in favore del prestatore pari a 7,50 euro, corrispondente al compenso minimo di un’ora di prestazione.

E’ noto che gli Enti Locali sono stati confermati dalla norma introduttiva dei voucher come “committente pubblico” utilizzatore delle “prestazioni di lavoro occasionale accessorio”non riconducibile a  tipologie contrattuali tipiche di lavoro subordinato o di lavoro autonomo.

Il ricorso ai buoni-lavoro corrisponde alla normativa europea inerente le “buone prassi”, in quanto l’Ente (committente) può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto; mentre il prestatore può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.

 

“E’ un primo passo e un primo esperimento. Abbiamo chiesto ai vari uffici di presentare dei progetti circa l’utilizzo di personale da retribuire con buoni-lavoro e – spiega l’assessore Lucia Barra – fra tutti quelli proposti abbiamo preferito quello dell’assistenza agli alunni presso gli ingressi dei plessi per dare possibilità a più persone di lavorare tramite il servizio voucher ed in particolare a chi è disoccupato o in disagio sociale. Ritengo che, come servizio al cittadino, questa sia un’opportunità valida, che guarda alla quotidianità nell’interesse esclusivo della comunità”.

 

“Con l’introduzione del voucher mediante la “Legge di riforma del mercato del lavoro” si è aperta per l’Ente la possibilità di creare occasioni di lavoro. Il bilancio del Comune è uno dei punti importanti da cui partire per garantire i servizi ai cittadini, quindi – dice l’assessore Armando Di Perna – trovandomi di fronte alla novità dei buoni-lavoro ho previsto una somma adeguata da destinare a questi adempimenti che incidono direttamente sulla vita dei cittadini”.

 

“Promuovere un’azione di governo attenta alle dinamiche del mondo del lavoro, salvaguardando il percorso lavorativo, facilitando l’integrazione di lavoratori, disoccupati, pensionati, donne e uomini più deboli nel ciclo produttivo è il nostro obiettivo. Il voucher è un moderno mezzo di pagamento per il lavoro svolto da coloro che si trovano in difficoltà e il nostro Ente e noi – afferma il sindaco Lello Abete – ci siamo messi al passo coi tempi, favorendo la partecipazione ed il coinvolgimento diretto degli interessati con un progetto/intervento concreto e immediato per contribuire ad accrescere la loro qualità della vita. Certo non è “la soluzione” ma è una delle possibili soluzioni nel mare del disagio sociale”.

 

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