Una borsa di studio dedicata a “Don Peppe Diana”

Giovedì 25 Settembre alle ore 16 presso la Sala Azzurra dell’Università Suor Orsola Benincasa, nell’ambito delle attività didattiche del primo Master italiano in Mediazione e Comunicazione interreligiosa ed interculturale, si svolgerà una tavola rotonda dedicata al tema “Il Dio dei mafiosi: il rapporto tra Religione e Mafia”.

 La creazione dell’Albo degli amministratori giudiziari dei beni sequestrati alle mafie ha aperto in Italia un grande spiraglio per la formazione di figure professionali che abbiano specifiche esperienze nel settore e siano capaci di invertire la rotta dei tragici numeri sull’economia dei beni confiscati: soltanto il 4% delle aziende confiscate sopravvive, le altre falliscono sia per la cattiva gestione dei nuovi amministratori sia per le procedure burocratiche eccessivamente complesse. Il problema più grave è che dal sequestro alla confisca possono passare anche dagli otto ai dieci anni: in tale periodo la gestione dell’azienda non può che essere conservativa e, in assenza di investimenti, il depauperamento del patrimonio e delle possibilità di sopravvivenza portano alla inevitabile chiusura con liquidazione dell’azienda e perdita di lavoro dei dipendenti.

 

“Appare evidente – spiega Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e direttore scientifico del Master sui beni confiscati – che, per invertire questo trend, uno dei primi interventi utili sia quello di formare operatori che non abbiano soltanto le competenze richieste alle professionalità tradizionali di avvocati e commercialisti ma posseggano anche doti manageriali e un profilo tale da assicurare estraneità e neutralità rispetto al fenomeno mafioso e alle sue connotazioni territoriali, in modo da garantire un decisivo contributo alla sopravvivenza e allo sviluppo delle aziende. E sarà proprio questo l’obiettivo del nostro Master”.

 

 

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