Pronto? Sono Francesco: Il Papa e la rivoluzione comunicativa un anno dopo

UN ANNO DI PAPA FRANCESCO: LO STILE BERGOGLIO CHE HA STRAVOLTO LA CURIAUn anno di pontificato ripercorso attraverso le parole di Papa Francesco ai giornalisti. A proporlo è la Libreria Editrice Vaticana con il volume “Pronto? Sono Francesco. Il Papa e la rivoluzione comunicativa un anno dopo”, firmato dal giornalista Massimo Enrico Milone, responsabile della struttura Rai Vaticano.

 

Un itinerario che ha inizio con la prima udienza pubblica di Papa Francesco, concessa proprio ai rappresentanti dei media, oltre seimila, riuniti nell’Aula Paolo VI il 16 marzo 2013, all’indomani del Conclave, fino all’intervista rilasciata al direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli il 5 marzo 2014, che offre una panoramica ad amplissimo raggio sul primo anno di pontificato e le sfide che attendono oggi la Chiesa.

 

Milone lo racconta con gli occhi del cronista e del testimone. Arrivato a Roma nel giorno in cui Papa Benedetto XVI annunciava la sua rinuncia al pontificato, dopo aver diretto per dieci anni la redazione del TGR Campania, ha voluto raccogliere e mettere insieme quanto Papa Francesco, in un anno, ha detto ai giornalisti sul ruolo e le responsabilità dei media. Rivisitando il complesso rapporto tra Chiesa e mondo dell’informazione, si interroga inoltre su una professione, quella giornalistica, che oggi, specialmente in Italia, richiede più che mai una rivoluzione etica per rigenerarsi.

 

“Ad un anno dalla sua elezione, Papa Francesco ha forse già scritto una vera e propria Enciclica sui media. O, comunque, ne ha gettato ampiamente le basi. Vogliamo farne ‘memoria? premette l’autore.“Per capire Papa Francesco e la sua ‘rivoluzione’ dello Spirito – spiega Milone – occorre tentare di ‘leggere’ la sua concezione di comunicazione e di informazione provando ad analizzare contenuti, linguaggio, gestualità, collocandone l’operato in continuità rispetto al Magistero dei predecessori, ma considerandolo rivoluzionario per quanto riguarda modalità, tempi, stile, obiettivi”.

 

L’autore analizza così il linguaggio diretto e colloquiale di Papa Francesco, i suoi discorsi ai comunicatori e i contenuti di un rapporto mediatico che segna decisamente un cambio d’epoca.

 

“Il vostro lavoro necessita di studio, di sensibilità, di esperienza, come tante altre professioni, ma comporta una particolare attenzione nei confronti della verità, della bontà e della bellezza – affermava il Pontefice innanzi ai giornalisti il 16 marzo – e questo ci rende particolarmente vicini, perché la Chiesa esiste per comunicare proprio questo: la Verità, la Bontà e la Bellezza in persona”.

 

Il volume sarà presentato a Napoli lunedì 7 aprile, alle ore 18, presso la Casa dei Gesuiti Istituto Pontano(Corso Vittorio Emanuele 581), a cura dell’Associazione Ex Alunni dell’Istituto Pontano dei Padri Gesuiti, guidata da Dino Falconio, che introdurrà e modererà i lavori.

 

Dopo i saluti di Tina Moccia, Rettore dell’Istituto Pontano, Don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana e di Amedeo Manzo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, discuteranno dei temi del libro, insieme con l’autore, Alessandro Barbano, direttore de Il MattinoLucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, padre Roberto Del Riccio SJ, Rettore del Pontificio Seminario Campano Interregionale, Marco Demarco, editorialista de Il Corriere della Sera e Carlo Verna, vicedirettore della TGR Rai.

 

Concluderà l’incontro il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli.

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