Alfano: Cento militari presidieranno Terra dei Fuochi

di Katiuscia Laneri

Angelino Alfano
Angelino Alfano

Saranno cento gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano destinati al presidio dell’area, al confine tra Napoli e Caserta, cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Lo ha annunciato oggi il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a Napoli per approfondire la situazione della sicurezza pubblica nella provincia e per la disamina dei recenti episodi verificatisi nell’area Nord, insieme ai vertici nazionali delle Forze dell’Ordine e della Magistratura.

Anche se per il ministro Alfano lo “Stato non lascia ma raddoppia”, si tratta sempre di un modo limitato di impiegare forze altamente specializzate ed attrezzate anche per la bonifica dei terreni contaminati.  Solo qualche mese fa a Persano ne fu data dimostrazione nel corso delle simulazioni di addestramento dedicato.  “Noi non siamo per la militarizzazione del territorio – dice Alfano -, per questo prevediamo l’impiego di queste unità in piccoli presidi di controllo affinché determinati eventi non tornino a verificarsi, ma niente di più”.

Intanto, a Napoli il ministro Alfano ha anche annunciato che l’intero ammontare del Fondo Unico Giustizia per il 2014 è destinato alle Forze dell’Ordine, in particolare a quegli operatori della sicurezza che ogni giorno combattono il crimine per strada “perché noi crediamo che la sicurezza sia un diritto dei cittadini. Per questo finanziamo chi ci aiuta ad assicurare loro questo diritto” ha detto. Tale quota si aggiunge ai 700 milioni in più su cui può già contare il comparto sicurezza quest’anno e agli altri fondi che il Ministro dell’Interno, assieme al  Ministro della Difesa,  sta cercando di ottenere per  gli uomini e alle donne delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, “è una sfida non facile, ma noi non siamo per il passo in dietro piuttosto proviamo a farne due avanti” ha concluso poi il ministro Angelino Alfano.

About Author

Dì la tua...

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.