A Giugliano padre Luigi chiede intervento dell’Esercito contro le prostitute

prostituzione_bloglavoroSi infiamma il dibattito dopo le parole di Padre Luigi Pugliese, parroco della chiesa di San Matteo a Giugliano che ha scritto al Prefetto di Napoli e alla diocesi di Aversa per denunciare “la continua e sempre più massiccia presenza di prostitute nell’area attigua alla chiesa di San Matteo” e invocare l’ esercito per reprimere il fenomeno.

“La mia non è una provocazione – dice padre Luigi -, non è accettabile lo spettacolo di questi corpi mostrati ai fedeli ed ai bambini. Si tratta perlopiù di donne extracomunitaire che rendono impossibile e indecente l’ ingresso e l’ uscita dalla Chiesa dopo le funzioni e dopo il catechismo. Per questo chiediamo che l’ esercito intervenga su questa problematica”.

“Dovrebbe chiedere scusa alle prostitute e vergognarsi per quello che ha detto. Non serve l’ esercito – spiegano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza da sempre favorevoli alla legalizzazione e regolamentazione del fenomeno – ma il buon senso e la carità cristiana. Questo parroco dovrebbe aiutare le prostitute a non continuare su questa strada sottraendole alla criminalità non cercare di liberarsene perchè lo infastidiscono con la loro presenza. Se poi intorno alla Chiesa ci sono tante donne che operano in questo modo probabilmente ci sono anche tanti “fedeli” che sono ottimi clienti. La verità è che anche la Chiesa si deve rendere conto che il fenomeno della prostituzione deve essere regolamentato in modo intelligente con le case chiuse dove mettere queste persone in condizione di pagare le tasse ed essere sottoposte a periodici controlli medici sottraendole alla camorra”.

Anche il prete anticamorra Don Aniello Manganiello fondatore dell’ associazione Ultimi per la Legalità ha preso le distanze dal parroco di Giugliano: ” noi le prostitute non le scacciamo. Le parole di Don Luigi a mio avviso fuori luogo, disapprovo questa posizione. Prenda esempio da Don Benzi. In ogni caso la Chiesa e lo Stato non possono continuare a far finta di nulla senza legiferare in proposito. Senza nessuna regolamentazione e controllo andrà sempre peggio”.

 

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