VENETI NEL MONDO A PALAZZO BALBI

“Siete il nostro biglietto da visita, una rete di connessioni che fa del Veneto un network mondiale nel mondo”. Questo il saluto che il presidente della Regione Veneto ha rivolto a palazzo Balbi, stringendo la mano ai rappresentanti dei comitati e delle federazioni dei veneti presenti nei cinque continenti convenuti a Venezia da oggi sino a sabato per la riunione della Consulta dei veneti nel mondo e il meeting dei giovani oriundi veneti. Nel ricordare i numeri, le caratteristiche e la diffusione dell’emigrazione veneta negli ultimi 150 anni, che ha raggiunto le due Americhe, il Sud Africa, l’Australia, oltre ai paesi al nord delle Alpi, il presidente della Regione ha fatto appello al legame che continua a unire emigrati e oriundi con la terra d’origine e all’esperienza e alle capacità progettuali maturata nei nuovi paesi di emigrazione. “Siamo un network, una grande squadra: vi chiedo di essere un presidio del Veneto nel mondo e di vigilare sulle iniziative e le manifestazioni che la Regione promuove all’estero, segnalandoci ciò che non funziona o potrebbe essere fatto meglio”.

“Vi chiedo anche di portare il vostro contributo, la vostra esperienza e i vostri consigli per affrontare l’immigrazione che il Veneto sta vivendo – ha poi aggiunto il governatore – Il Veneto, che oggi conta 5 milioni di abitanti, ha già accolto e integrato negli ultimi vent’anni oltre 500 mila stranieri e, dall’inizio degli sbarchi dal Mediterraneo, ospita 22.600 profughi e richiedenti asilo. Noi vogliamo accogliere chi scappa da guerra, violenza e persecuzioni, ma non siamo disponibili ad aprire le porte indiscriminatamente a tutti, senza se e senza ma. Aiutateci, con la vostra storia ed esperienza, ad affrontare la grande inquietudine e i timori che stiamo vivendo: il Veneto rischia di non essere più quello che i vostri avi hanno lasciato”.

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