Uomo Vitruviano, l’azienda veneziana pubblica il segreto di Leonardo

Scrinium, insieme al suo team di professionisti, ha realizzato un’opera di straordinario valore storico che rivela al grande pubblico una realtà nota solo agli studiosi, quella delle vere origini delle intuizioni di Leonardo.

Quest’anno si festeggia il quinto secolo dalla morte di Leonardo da Vinci (1452–1519) e Scrinium, organizzazione culturale con sede a Mestre, nel Veneziano, nota per portare alla luce preziosi documenti storici sottratti alla consultazione pubblica e oggi inaccessibili, celebra il genio del Rinascimento italiano con un progetto unico nel suo genere. Si intitola “Novatio et Ingenium” ed è un viaggio nel tempo che porta a conoscere il vero Leonardo da Vinci, o meglio, la sua dimensione di uomo di cultura inserito nel suo tempo, un ritratto che lo discosta dal romanzo che tutti noi conosciamo del genio isolato, unica luce nel deserto intellettuale prima e dopo il suo avvento.

Scrinium, insieme al suo team di professionisti, ha realizzato un’opera di straordinario valore storico che rivela al grande pubblico una realtà nota solo agli studiosi, quella delle vere origini delle intuizioni di Leonardo. Il metodo è quello del confronto con i disegni di un altro personaggio geniale, molto stimato dai suoi contemporanei ma in seguito trascurato per secoli dagli studiosi e rivalutato soltanto in epoca recente: l’artista e ingegnarius senese Francesco di Giorgio Martini (1439–1501). Martini infatti diede un fondamentale contributo a definire la figura professionale dell’ingegnere coi suoi disegni.

“Novatio et Ingenium” mette in dialogo il bellissimo Codice Vaticano Urb. Lat. 1757, ossia il prezioso taccuino privato con gli schizzi del Martini, tesoro della Biblioteca Apostolica Vaticana solo raramente esposto al pubblico, con un elegante volume d’arte che contiene 97 tavole raffiguranti disegni e progetti di Leonardo. Il format è quello di un cofanetto che mette insieme le opere dei due grandi inventori e progettisti, per la prima volta accostate in un corpo unico. L’obiettivo è sottolineare la consonanza degli interessi tra i due maestri del Rinascimento italiano, la reciproca influenza, l’affinità di temperamento, la comune curiosità per i problemi della statica, della meccanica, della resistenza dei materiali e delle strutture. E soprattutto il comune intento di esaltare la grandezza e il valore dell’Uomo come misura dell’Universo.

Il manoscritto di Martini è stato fedelmente riprodotto da Scrinium, nel formato originale, in un’edizione limitata e numerata con certificazione ufficiale del Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, dove è custodito e accessibile solo ad un limitassimo numero di studiosi. Un autentico tesoro storico-intellettuale che rivela come Leonardo avesse colto dal Martini, e non da Vitruvio, i rapporti fra le varie parti del corpo umano e l’altezza totale dell’uomo, la prima idea della rappresentazione grafica di quei rapporti numerici e la loro famosa inscrizione entro circoli e quadrati (il celebre Uomo Vitruviano). Nel taccuino di Martini spicca infatti un disegno dello studio delle proporzioni della figura umana: un uomo dentro ad un cerchio con braccia e gambe aperte, “la famosa posa vitruviana” a dimostrazione che molte delle invenzioni di Leonardo sono chiaramente anticipate, descritte e disegnate da Martini.

“Il progetto Novatio et Ingenium vuole evidenziare il lato più umano di da Vinci”, spiega Ferdinando Santoro, presidente di Scrinium. “Un uomo che frequentava l’ambiente degli intellettuali dell’epoca e si confrontava con altre menti illuminate. Una su tutte Francesco di Giorgio Martini, per il quale aveva una forte stima, come dimostrano i suoi scritti”. Bisogna infatti ricordare che su uno dei Trattati del Martini sono state identificate dodici note di commento scritte da Leonardo a margine, di sua mano: è l’unico libro sopravvissuto della mitica e probabilmente ricchissima biblioteca di Leonardo, oggi perduta. “Questo dimostra che Leonardo possedeva e aveva più volte consultato quest’opera di Martini – continua Santoro – e almeno una buona parte dei suoi studi, e specialmente sulle proporzioni del corpo umano, sono certamente posteriori e derivano da questo”.

Un’anteprima riservata dell’opera sarà resa il 30 agosto al Lido di Venezia, presso la Sala della Regione Veneto dell’Hotel Excelsior, durante “Il cinema prima del cinema”, l’evento dedicato a Leonardo da Vinci e le sue invenzioni che hanno anticipato la nascita del cinema. In quell’occasione saranno inoltre premiate tredici personalità della Regione Veneto che si sono distinte nel mondo dell’arte, dello spettacolo, della cultura, e Scrinium, scelta come partner culturale dell’evento, sarà anch’essa premiata con una targa speciale “Leonardo ’500” come eccellenza culturale.

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