Tra “Ossessione” e “Il postino suona sempre due volte” lo spot di Verbax Lighting Lab

Sulla strada per Tresigallo, città metafisica progettata e realizzata dall’architetto Edmondo Rossoni e sconosciuta ai più, c’è un distributore di benzina bianco.

Nel senso che ha rinunciato alle insegne dei brand dei carburanti per i prezzi bassi. E ha proprio una grande tabella bianca no naming che campeggia sopra ad un locale che serve un buonissimo baccalà fritto.
Dentro lavora una giovane e bella, sposata ad uno improbabile con i capelli tinti. Lei è un po’ malinconica ed è reattiva al complimento del viandante accaldato che attende il lavaggio dell’auto.
Sembra il malconcio inizio del plot de Il postino suona sempre due volte, quello del 1946, non quello del 1981, ma è invece tutto vero.
L’abbiamo vissuto in prima persona assieme a Matteo Cavallari, andando sul set dello spot che Matteo ha voluto per promuovere il suo progetto Verbax Lighting Lab in collaborazione con Bmw e General Eletric. Un po’ il calore atroce, un po’ le letture pregresse, un po’ che non succede mai niente per caso, ma le sceneggiature si sono confuse all’ombra della tabella bianca del distrubutore, dove Luchino Visconti sarebbe stato a suo agio.
Luchino Visconti e la sua Ossessione, che ha girato nelle stesse zone dello spot di Verbax Lighting Lab, che fu qualcosa di più di un film: una bandiera, un manifesto, un simbolo.
Sponsor che ha vestito il protagonista e tutta la troupe di Alberto Narduzzi Produzioni, la Mammut con i suoi tecnici e tecnologici capi. Backstage realizzato con Garmin Virb 360° della quale Alberto Narduzzi è da poco ambassador.

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