To be or not to be Chaplin al Doppio Teatro di Roma

Torna a Roma Roberto Galano, questa volta come regista di un testo teatrale dedicato a Chaplin. Dal 19 al 22 febbraio in scena al Doppio Teatro, To be or no to be Chaplin scritto da Francesco Nikzad con Giuseppe Rascio. Lo spettacolo, diretto dallo stesso Galano, è il primo di tre lavori inseriti nella rassegna Teatro dei Limoni: la nuova drammaturga a Roma. Si tratta di tre appuntamenti organizzati dal teatro foggiano che, per tre settimane, sarà in scena nella capitale con spettacoli di drammaturgia contemporanea: To be or not to be Chaplin, L’incognita e Bukowski. A night with Hank.

Si parte con il testo dedicato a Chaplin.

Riva di un fiume, un vagabondo osserva la sua esistenza scorrergli davanti.
L’acqua porta con sé la vita. Il vagabondo, seduto in riva al fiume, tira le somme della sua.”

Essere o non essere? E’ questo il dilemma. Questo spettacolo non è una biografia del famoso attore inglese, ma una ricerca nel suo mondo interiore, e nell’universo che ogni artista racchiude dentro di sé.
La vita è una continua ricerca di qualcosa che vada oltre l’esistenza. Il conflitto tra attore e personaggio stesso, tra attore e il mondo che lo circonda, sono il fulcro di un lavoro che parte da Charles Spencer Chaplin, ma scava nelle profonde radici del dubbio Shakespeariano. Il suo rapporto ossessivo con le donne, il suo legame con la madre, sono il vaso di Pandora della sua esistenza. Chaplin non voleva essere soltanto Charlot, nessuno vorrebbe essere soltanto un personaggio. In questa nuova produzione del Teatro dei Limoni e Solisti Dauni, Chaplin lotta contro le sue stesse paure, contro il terrore di invecchiare e morire, contro la sua solitudine; contro la paura di fare la fine Che Guevara, ormai ridotto a una semplice faccia stampata sulle magliette dei ragazzi durante un corteo.

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