TIRAMISU’ WORLD CUP A TREVISO, ZAIA: “E DOVE SE NO? QUI E’ STATO INVENTATO!”

“Sarà una grande occasione per riaffermare l’assoluta trevigianità di un dolce nato alle Beccherie dei Campeol, che ora è famoso nel mondo, al punto che sono spuntate come i funghi affermazioni di paternità quanto meno singolari”. Lo dice oggi il Presidente della Regione Veneto, in relazione alla Tiramisù World Cup,

che si terrà a Treviso nel novembre prossimo e che sarà aperta a tutti i cuochi non professionisti che vorranno cimentarsi con una ricetta tanto semplice quanto di successo.

“Credo proprio – aggiunge il Governatore che da anni conduce una ‘battaglia’ per la trevigianità di questa prelibatezza – che, per vincere, sarà il caso che i concorrenti si preparino bene sulla ricetta della Signora Campeol. L’unica degna di dare il nome al ‘Tiramesù’, detto alla trevigiana come si conviene”.

“Questo dolce – dice il Presidente – è diventato un vero e proprio simbolo mondiale della gastronomia veneta e trevigiana, e come tale non poteva vedere il ‘suo’ campionato del mondo in nessun’altra parte che non in Veneto e a Treviso. Naturalmente vinca il migliore – conclude – ma di certo i concorrenti trevigiani faranno tutta la corsa in testa al gruppo e, magari, indovineranno la fuga giusta”.

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