Sul Belvedere di Villa Rufolo gli “angeli” del Teatro alla Scala

Settimana intensa per il Ravello Festival che propone al suo pubblico il primo concerto sinfonico e il primo balletto della stagione. A danzare sul nuovo palco del Belvedere di Villa Rufolo saranno, giovedì 3 luglio (ore 21.25) gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. L’istituzione scaligera, con i suoi duecento anni di storia, è il fiore all’occhiello nel panorama della formazione tersicorea italiana. Guidata da Frédéric Olivieri, già direttore artistico del Corpo di Ballo del teatro scaligero dal 2002 al 2007, oggi conta più di duecento studenti, che, ogni anno, oltre a partecipare regolarmente agli spettacoli del massimo milanese, vengono invitati a far parte delle più apprezzate compagnie italiane e straniere. A Ravello, gli allievi della scuola proporranno un programma raffinato ed originale, offrendo infine un personale omaggio sulle punte al Sud. Lo spettacolo si apre conSerenade, uno dei balletti più noti di George Balanchine, ripreso da Patricia Neary, solista del New York City Ballet cresciuta sotto la guida del coreografo russo. Serenade viene creato nel 1934 per gli allievi della School of American Ballet. Il titolo si ispira alla Serenata in Do Maggiore per archi di Cajkovskij. Segue un omaggio a Roland Petit: Gymnopédie fu ideato dal grande coreografo francese per il Balletto Nazionale di Marsiglia su tre celebri pezzi per pianoforte di Erik Satie. “Un piccolo gioiello sulle punte – scrive Francesca Pedroni – che strizza l’occhio con ironia e tecnica alle silfidi romantiche e alle figure dei poeti”. Si chiude con lo spumeggiante divertissement da Napoli, capolavoro romantico del 1842 di August Bournonville, un balletto, in tre atti, gioioso e pieno di virtuosismi: Gennaro, pescatore partenopeo ama, riamato, Teresina, in una città i cui vicoli sono popolati da personaggi bizzarri e spiritosi

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