Stelle Divine ad Atrani, grande attesa per la Calata della Stella

Sono trascorsi 138 anni dalla prima volta in cui il cielo di Atrani, in Costa d’Amalfi, la notte del 24 dicembre, si illuminò per accogliere la Stella che di fatto accompagna l’annuncio della nascita di nostro Signore, lanciando un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli. Una tradizione  popolare che rende unico il Comune più piccolo d’Italia (sindaco Luciano De Rosa Laderchi), borgo posto a ridosso del mare straordinario per la sua caratteristica bellezza. Bellezza che si rinnova anche quest’anno con la 138esima de “La Calata della Stella”, la manifestazione di luci e colori che rappresenta l’evento collettivo clou del festival del mediterraneo “Stelle Divine”, dedicato alla pace e alla solidarietà tra i popoli del mediterraneo, la rassegna promossa dal Comune di Atrani e dall’associazione “Agenzia Arcipelago Onlus” sotto la direzione artistica dello psicologo e studioso partenopeo Giuseppe Errico, da sempre in prima linea sulle tematiche sociali (inclusione e lotta all’emarginazione) promossa nell’ambito dell’intervento co-finanziato dal Poc Campania 2014-2020 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura-Programma regionale di eventi e iniziative promozionali”.

Atrani, la notte della vigilia di Natale, alle 23.45, accoglie la calata della cometa in un continuo sparo di fuochi di artificio (dalla spiaggia, dalle case e dalle colline). “Altri centri della costa – afferma il sindaco Luciano De Rosa Laderchi del Comune salernitano – hanno tentato di cimentarsi anche loro con la Calata della Stella, ma hanno dovuto poi abbandonare l’idea di fronte alla nostra manifestazione”.

La Calata della Stella, come detto, rappresenta l’evento clou della rassegna Stelle Divine, che ha già portato ad Atrani manifestazioni di interesse culturale e sociale e altre ne proporrà fino al prossimo 7 gennaio. A tale riguardo, va evidenziato l’appuntamento con la “Piazza delle Eccellenze della Costiera”, a cura di Giuseppe Errico e Augusto Iazzetta, che il 30 dicembre, il 2 e il 4 gennaio (dalle 10 alle 20) mette in mostra i prodotti di “Madre Terra” in piazza Umberto I. Prevista la partecipazione di produttori agricoli e consumatori, con incontri a tema sulla qualità dei consumi e degli stili di vita. “Alimentazione e salute – dicono i promotori dell’iniziativa – sono argomenti che trovano nella valorizzazione della campagna e dello sviluppo rurale un elemento di grande rilevanza strategica per la Costiera Amalfitana”.

Prosegue poi fino al 31 dicembre la mostra “Quante fiabe a colori” (esposizione di oltre cinquanta oggetti fiabeschi) in corso di svolgimento alla Casa della Cultura (ingresso gratuito). Stessa location per “Lu cunto del Mediterraneo”, mostra di arte contemporanea di Arturo Iannelo, Erk14, Corrado La Mattina e Raul 33, realizzata in collaborazione con l’Opera, a cura di Pietro Tatafiore, che invece resterà aperta – sempre con ingresso libero – fino al prossimo 7 gennaio.

Infine, proprio sabato 7 gennaio, prevista la chiusura della rassegna con i “Canti di Festa”, a cura del maestro Biagio Terracciano, in programma alle 19 presso la Collegiata di Santa Maria Maddalena.

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