SECONDO BANDO DI GARA VALORE PAESE-FARI: ARRIVATE 54 OFFERTE

Grande successo per il secondo bando di gara che ha proposto in concessione fino a 50 anni, 20 tra fari, torri ed edifici costieri di proprietà dello Stato. Alla scadenza sono arrivate 54  proposte per il recupero e il riuso di queste strutture di pregio storico e paesaggistico lungo le coste italiane da parte di investitori immobiliari italiani e stranieri, associazioni, singoli imprenditori e imprese del settore alberghiero.

“Il grande interesse verso il progetto Valore Paese Fari 2016 conferma ancora una volta la validità dell’idea ed è il frutto di una proficua collaborazione tra le amministrazioni centrali, territoriali, le comunità locali e il mondo dell’imprenditoria” ha commentato l’AD di Difesa Servizi S.p.A. Fausto Recchia, che ha poi aggiunto “questa iniziativa testimonia anche un cambio di marcia delle Forze Armate nella valorizzazione in senso duale del loro patrimonio immobiliare con un approccio finalizzato garantire il sistema di sicurezza, in questo caso marittimo e, allo stesso tempo, recuperare risorse per il bilancio dello Stato, generare ricchezza e occupazione per il Paese.”

Oggi, con l’apertura, in seduta pubblica, dei plichi comincia la fase di valutazione delle offerte  volta a verificare la correttezza formale della documentazione presentata dai partecipanti.

Le proposte idonee saranno valutate secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla componente progettuale (valutata con punteggio pari al 60%) e dalla componente economica (punteggio massimo pari al 40%).

La valutazione della proposta progettuale terrà conto di elementi qualitativi quali: soluzioni di recupero delle strutture, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise.

Le proposte progettuali potranno accogliere iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio insieme ad attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali.

“Ancora una volta gli imprenditori, le associazioni e i cittadini hanno risposto con entusiasmo ad un progetto così significativo – ha commentato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi – far tornare a nuova vita queste strutture vuol dire infatti non solo recuperarle, grazie a progetti di valorizzazione, ma soprattutto metterle a disposizione della comunità, creare nuova occupazione, alimentare la rinascita dei bellissimi luoghi in cui si trovano. Siamo molto soddisfatti perché quest’anno, a differenza della prima edizione, il portafoglio inserito nel bando era variegato e, non comprendendo solo fari, più difficile da proporre al mercato. Il numero delle offerte ricevute ha invece confermato che se si lavora bene per costruire operazioni di recupero realmente appetibili, la partecipazione c’è e i risultati arrivano.”

Per gli edifici in gestione a Difesa Servizi S.p.A. le offerte sono state: 4 per il Faro della Guardia a Ponza (LT), 1 per il Faro di Torre Preposti a Vieste (FG), 7 per il Faro di Punta Polveraia a Marciana nell’Isola d’Elba (LI), 6 per il Faro Formiche nell’isolotto Formica Grande (GR), 3 per il Faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo (TP), 2 per il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP), 4 per il Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT), 3 per il Faro di Capo Milazzo a Milazzo (ME) e 4 per il Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina – Isola di Salina (ME).

Per le strutture in gestione all’Agenzia del Demanio le offerte si sono così suddivise: 4 per il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, 2 per lo Stand Florio a Palermo, 4 per il Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia (PA), 2 per la Torre Castelluccia Bosco Caggioni a Pulsano (TA), 1 per il Convento S. Domenico Maggiore Monteoliveto, 2 per il Faro del Po di Goro a Goro (FE) e 5 per il Faro Spignon sull’isola di Spignon a Venezia.

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