Pino De Maio presenta “Terra del vento”

Martedì 27 gennaio alle ore 21 al teatro Sannazaro in via Chiaia 157 il coordinatore di “Libera” Campania don Tonino Palmese e la preside del “Galiani”, Armida Filippelli, l’istituto vittima del raid vandalico dello scorso novembre, presenteranno il romanzo del cantautore Pino De Maio “Terra del vento”, edito dalla no profit Spazio Cultura Italia fondata da Mimì De Maio, con la prefazione del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

Inoltre dalla vendita dei libri, sarà devoluto un contributo in favore dell’Istituto Ferdinando Galiani per l’acquisto di materiale didattico andato distrutto nel raid. Oltre all’autore saranno presenti personaggi e testimonianze dal mondo della cultura e del sociale.

A meno di un mese di distanza dall’uscita, “Terra del vento” viaggia già verso la prima ristampa con ordini non solo in Italia ma anche in Francia, Germania, Svizzera e Usa. Il messaggio positivo di riscatto di Ciro, il protagonista del romanzo, si fa portavoce della maggioranza degli abitanti di Scampia e delle zone limitrofe, fatta di persone desiderose di vivere onestamente e nel rispetto della legge. Mentre  le istituzioni si mostrano incapaci di dare risposte alla voglia di normalità dei residenti, chiusi in una rabbia soffocata da un eterno silenzio. Un maledetto silenzio senza speranza.

“Terra del vento” è un viaggio che parte da Scampia, 167, Rione Don Guanella e tutti quei luoghi della periferia nord di Napoli, simbolo del degrado nazionale e del fallimento delle politiche di edilizia, e non solo, degli ultimi 50 anni. Che passa per l’Istituto penale per minorenni di Nisida, “diventato, grazie al direttore Gianluca Guida, all’artista Pino De Maio, e ai tanti bravi e solerti educatori che vi operano instancabilmente e ne fanno un istituto modello” – come scrive il Procuratore Franco Roberti – “luogo di riscatto e riabilitazione per i ragazzi detenuti”. Ma non solo. Attraversa i luoghi più oscuri dell’animo umano, per conquistare il sogno americano, New York.

L’Autore, dopo 20 anni di ininterrotta attività, al fianco dei minori della sua città, trascorsi ad ascoltare le loro storie e cercare di contrastare l’odio con la passione e la musica, ha deciso di raccontare la storia di Ciro. Un nome di fantasia ma che si fa portavoce delle centinaia di minorenni che hanno la sola colpa di nascere nel posto sbagliato e costretti ad affrontare una vita tutta in salita.

Il bene e il male, l’amore e l’odio, lo Stato e l’antistato, i diavoli e gli angeli sono costretti a convivere e cercare il “giusto equilibrio” perché anche se i pensieri volano, i piedi di questi ragazzi restano incollati a terra. Le parole questa volta però diventano pretesto di rivoluzione interiore. Prima quelle delle persone perbene, degli esempi positivi, eroi e martiri, e poi quelle finalmente di Ciro, riescono a trascinare lo stesso protagonista verso il riscatto.

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