Noi “What’s Up”. E tu?

“What’s Up?” è un programma di intrattenimento radiofonico in onda ogni giovedì dalle 19.30 alle 21.30 sulle frequenze di Radio Alce (FM 88.100).

Come lo si può considerare? Il classico appuntamento di intrattenimento con un occhio di riguardo al panorama culturale del territorio di Caserta e non solo. Nato nel giugno 2015 da un’idea di Antonio Di Lorenzo e Francesco Ricciardi, i quali sono diventati i conduttori mainstream del programma, il format di “What’s Up?” prevede interviste in studio con ospiti diversi ogni settimana, focus sugli avvenimenti di attualità più scottanti e tante curiosità, con l’obiettivo di comprendere e conoscere meglio la società che si sta sviluppando in questo 21esimo secolo.

Che il programma “What’s Up” su Radio Alce, FM 88.100 il giovedì sera sia un punto di svolta in una cittadina come Caserta, quindi, lo abbiamo già detto. Che avesse fatto passi da gigante nel corso dell’anno trasformando la “monotonia” casertana in quella splendida sorpresa pronta ad assecondare i progetti di tantissimi ragazzi in rampa di lancio e a dare loro voce con la massima trasparenza e chiarezza, era un altro fatto altrettanto noto. Quello che non sapevamo è lo sforzo che la Radio ci ha messo per diventare roccaforte dell’intrattenimento casertano: «Siamo partiti in tre e siamo arrivati ad una redazione di dieci» hanno spiegato  Federica Pezzullo e Luigi Nittoli, curatore della rubrica di cinema e teatro “Chiacchiere e Distintivo” e co-fondatore principale del progetto che ha reso possibile un sogno, ha concretizzato quella che poteva essere solo un’ idea nella testa di tanti potenziali prospetti emergenti e ha dato la possibilità ad una città di sentirsi per la prima volta davvero protagonista, con un ruolo altrettanto centrale nella capacità di sfornare talenti nei campi più svariati, dalla musica al cinema, passando per il teatro e finendo con l’arte.

Il logo ufficiale del format "What's Up" di Radio Alce
Il logo ufficiale del format “What’s Up” di Radio Alce

Nel corso di questo anno, grazie alla volontà di tanti attori comprimari, così, innumerevoli giovani hanno avuto la loro occasione e sono definitivamente usciti da quella “palla di cristallo” che li ha probabilmente avvolti per troppo tempo e li ha categorizzati in quel destino di “già esperto e affermato”, un peso piazzato inesorabilmente sulle spalle di chi in realtà aveva soltanto bisogno di una spinta in più per mostrarsi al mondo. Il team, con il tempo, è cresciuto e si è ampliato, accogliendo nuove rubriche e nuovi speakers: Federica D’Angelo e Marco Cestaro per la rubrica musicale “Spuzzuliando With Love”; “Semplicemente Campioni” di Francesco Ricciardi (sport) e “Insert Conio”, la rubrica a tema economico di Manuela Fabbri e Ilaria De Iasio. Oltre, naturalmente, ad appuntamenti fissi del programma come la “Scatola Chiusa” o “Accadde Oggi”!.

Se San Francesco recitava “cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”, un motivo c’era, ma se questo incoraggiamento ha reso a poco a poco i suoi frutti e si è trasformato nel grido di battaglia della radio stessa, una ragione ancora più profonda ha definitivamente vinto la “guerra d’informazione”, permettendo a “What’s Up” di emanciparsi totalmente come realtà ben definita che ha regalato alla società casertana e campana più in generale un baule di conoscenze immenso e di diventare una vera e propria istituzione nel cuore di tanti speranzosi.

L’incontro di questi artisti, amici e professionisti hanno colmato l’ennesimo vuoto adoperato da una società priva di inventiva e creatività. «”What’s Up” è proprio questo, guardarsi attorno nella realtà che ci circonda e ricavarne ciò che può darci un’informazione vera e sana» afferma Antonio di Lorenzo, mostrandosi aperto alle proposte e alla collaborazione costruttiva, nonostante un passato buio alle spalle difficile da dimenticare. Altre grandi personalità, come il disegnatore Luca Cristillo, il rapper Angelo e i Mucky Fingers, hanno mostrato grande senso di responsabilità verso ciò che si è trasformata nella loro seconda famiglia e si sono adoperati in prima persona affinché «un “monumento” del genere dell’ascolto radiofonico campano» non cada nella spirale del fallimento.

Ciò che può continuare a restare indelebile nella mente degli appassionati è la capacità intuitiva di questo programma di mostrare al pubblico una realtà casertana diversa da quella oramai stereotipata. ma il bello viene adesso: “ce la faranno i nostri amici a farla franca?” Caserta è una città temeraria, fatta di giovani ambiziosi che credono nei propri sogni e lavorano duro per realizzarli; ragazzi che non hanno intenzione di volare troppo vicino al sole, ma neanche di tornare coi piedi per terra: se la speranza è davvero l’ultima a morire, “What’s Up” allora non smetterà mai di andare in onda, sulla scia della sequenza di canzoni che arricchivano un pomeriggio morto, in fondo alla ripetizione di un armonia che non ha mai tarpato le ali ad un qualcosa che aveva già da tempo spiccato il volo. Noi di KappaElle ci crediamo. Loro pure. E tu?

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