«Mal’essere», l’Amleto dei rappers partenopei

Il regista Davide Iodice e gli artisti della scena hip hop hanno riscritto il dramma di Shakespeare tra l’«essere o non essere il male» oltre la cinica oleografia criminale dei nostri tempi. La “prima” al Trianon Viviani giovedì 18 gennaio, alle 21.

Una riflessione sul profondo scoramento esistenziale dei nostri tempi spesso generatore di violenza. È il senso di Mal’essere, la riscrittura in napoletano dell’Amleto di William Shakespeare ideata e diretta da Davide Iodice assieme ad alcuni dei maggiori rappers partenopei, in scena al Trianon Viviani da giovedì 18 gennaio prossimo. La “prima” è alle 21.

«Amleto è l’emblema stesso del fare teatro – afferma Iodice nel presentare questo “progetto di comunità” – e, dopo averlo studiato più volte e ricacciato sempre per pudore e per paura, nell’attesa di una giusta distanza dalle grandi lezioni dei padri, ho ritrovato la necessità di dire una parola mia su Napoli, da Napoli, tentando uno scarto dall’imperante e cinica oleografia criminale che tutto scolora».

«In questo tempo di “paranze d’‘e ccriature” – prosegue il regista – e di criature morte ammazzate, di padri che mandano ancòra i figli alla strage, nell’Elsinore dove vivo, tra Forcella e Sanità, mi riappare l’ombra di Amleto: qui sento che non è tanto questione di essere o non essere ma di mal’essere, nel senso doppio della nostra lingua che dice insieme di persona cattiva ma anche di un profondo scoramento, esistenziale: essere o non essere il male, piuttosto».

«Nessuno più e meglio dei rappers della periferia urbana (come dell’entroterra) sa esprimere questo malessere – conclude Iodice –, continuando a lanciare il proprio grido ritmico ed elaborando disagi e inquietudini». Di qui la collaborazione del regista con Gianni ‘O Iank De Lisa e Pasquale Sir Fernandez (Fuossera), Alessandro Joel Caricchia, Paolo Shaone Romano, Ciro Op.Rot Perrotta e Damiano Capatosta Rossi – una «paranza vitale che sceglie l’arte al posto della violenza e il microfono al posto del “ferro”» – che hanno tradotto/riscritto l’Amleto, secondo le rispettive soggettività di “bit”, lingua e sentire.

Prodotto da Sardegna teatro e dal teatro Stabile di Napoli – teatro Nazionale, Mal’essere è andato in scena con successo al teatro san Ferdinando nella passata stagione ed è stato selezionato come finalista al premio le Maschere del Teatro italiano 2017. Ne sono interpreti Luigi Credendino, Veronica D’Elia, Angela Garofalo, Rocco Giordano, Francesco Damiano Laezza, Marco Palumbo e Antonio Spiezia, affiancati dai rappers-attori Gianni ‘O Iank De Lisa, Vincenzo Oyoshe Musto, Paolo Shaone Romano, Damiano CapaTosta Rossi e Peppe Pepp-oh Sica. Lo spazio scenico, le maschere e i pupazzi sono firmati da Tiziano Fario, i costumi da Daniela Salernitano e il disegno delle luci da Angelo Grieco e dallo stesso Iodice. Le musiche composte ed eseguite dal vivo da Massimo Gargiulo. Aiuto regia Michele Vitolini, assistente alla regia Mattia Di Mauro, assistente alle scene volontario Tommaso Caruso, assistente ai costumi e sarta Ilaria Barbato, luci Antonio Minichini, suono Diego Sorano e responsabile di produzione Hilenia De Falco.

Mal’essere andrà in scena tutti i giorni, da giovedì 18 a lunedì 22 gennaio, sempre alle 21, tranne domenica 21 gennaio, con una rappresentazione pomeridiana alle 18.

Con questo titolo, fortemente voluto dal direttore artistico Nino D’Angelo, il Trianon Viviani si apre a una nuova linea di contaminazione di linguaggi e generi che, nei prossimi mesi, porterà sul palcoscenico del teatro del popolo di Forcella alcuni dei maggiori nomi della scena contemporanea napoletana e non solo.

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