L’Italia riparte dai fiori

Coldiretti  ha voluto dare un segnale forte in Italia, con venti composizioni colorate, uno per ogni capoluogo di Regione, che rappresentano la ripartenza, la voglia di lasciarsi dietro questi mesi da incubo, una iniziativa che si è tenuta ieri, sabato 27, in collaborazione con l’Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani e con i fioristi di Federfiori.

Coldiretti  ha voluto dare un segnale forte in Italia, con venti composizioni colorate, uno per ogni capoluogo di Regione, che rappresentano la ripartenza, la voglia di lasciarsi dietro questi mesi da incubo, una iniziativa che si è tenuta ieri, sabato 27, in collaborazione con l’Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani e con i fioristi di Federfiori.


Un crack da oltre 1,5 miliardi e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro per il settore delle piante e dei fiori  è la drammatica conseguenza, dai vivai ai negozi, della pandemia che con il blocco di matrimoni, eventi e cerimonie ha colpito un settore strategico per il Paese.
È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti che con “Ripartiamo con un fiore” a livello nazionale, da Venezia a Roma, da Milano a Napoli, da Trieste a Palermo, da Lecce a Matera , ha portato in piazza il grido di dolore degli operatori che ieri hanno decorato piazze, strade, panchine, statue, fontane e scalinate.
Le composizioni floreali della durata di 24 ore a Piazza Mercadante a Napoli, una situazione drammatica in Abruzzo, e a Cagliari , tanto per citare alcune realtà , in cui il florovivaismo è un settore strategico che fornisce 385 ettari dedicati tra serre e piano campo per un totale di circa 250 aziende specializzate.
Per effetto delle misure anti virus sono stati rinviati, addirittura al prossimo anno, quasi 60mila matrimoni, ai quali si aggiungono mancate cresime, comunioni, battesimi, eventi pubblici, fiere e assemblee, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale, grazie anche ai tanti appassionati dal pollice verde che con l’aprirsi della stagione riempiono di piante e fiori case, balconi e giardini.
Nel comparto sono coinvolte 27mila imprese con circa 200mila posti di lavoro che ora si trovano in gravissime difficoltà, il settore ha bisogno di misure urgenti per dare liquidità alle aziende senza la quale non potranno essere avviati nuovi cicli colturali per la ripresa delle attività commerciali normali
La Coldiretti ha chiesto indennizzi a fondo perduto per coprire i danni subiti dalle imprese e garantire la liquidità necessaria a ripartire con i nuovi cicli produttivi, esonerando il settore dal pagamento di imposte e tasse e dei contributi previdenziali e assistenziali per il 2020.
Inoltre vanno potenziate e allargate le misure previste per il Bonus Verde, oltre a rilanciare le esportazioni attraverso una adeguata attività diplomatica per la rimozione dei blocchi fitosanitari che ancora sussistono per le produzioni vivaistiche italiane in alcuni paesi.

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