La processione Dietro la Croce di Hvar una delle più antiche della Dalmazia

Ogni anno durante la settimana santa gli abitanti dei paesi del centro dell’isola di Hvar (Dalmazia) celebrano Pasqua da più di 500 anni, la processione Pod krizem (la processione Dietro la croce).

La processione è dal 2008 sulla lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Si tratta di una tradizione religiosa che appaga con la sua spiritualità chiunque vi partecipa.  Non è un caso che  ogni anno anche siano presenti anche tanti forestieri, richiamati dalla notorietà della processione degli abitanti di Jelsa, Pitve, Vrisnik, Svirce, Vrbanj e Vrboska. Da ciascuno di questi sei paesi isolani parte un corteo di fedeli: la particolarità sta nel fatto che le processioni partono contemporaneamente da sei luoghi distinti e procedono parallelamente verso la medesima direzione, senza mai incontrarsi.

La processione sull’isola di Hvar inizia il Giovedì Santo alle ore 22,00 e dura fino le 08,00 del mattino, e lunga 22 chilometri e passa per sei parrocchie; Jelsa, Pitve, Vrisnik, Svirce, Vrbanj i Vrboska. Si parte da Jelsa, una bellissima località dell’isola di Hvar. I vigneti e gli oliveti di quel luogo sono rimasti “praticamente inalterati nel tempo”, presentandosi oggi così com’erano al tempo dalle prime colonizzazioni degli antichi greci. Essi sono, inoltre, una rara testimonianza del sistema geometrico di divisione del terreno utilizzato nell’Antichità. La piana Starogradsko polje oggi rappresenta il paesaggio greco antico meglio conservato dell’intero bacino del Mediterraneo. Sull’isola di Hvar ci sono tante spiagge, le più conosciute Bonj  Viola, argento e blu sono i colori di Hvar (Lesina, in italiano), isola ruvida e sensuale, rinomata per le sue piante, in particolare la lavanda. Non a caso si dice che Hvar sia la più soleggiata fra le isole croate. Per informazioni:  Ente per la promozione turistica della Contea di Split e della Dalmazia

Hvar è l’isola della cultura/storia/artigianato, nota per la lavorazione del merletto di agava e per l’ottimo vino. Sull’isola si arriva dal porto di Spalato (da Roma ci sono voli diretti per Spalato ogni giorno della Croatia airlines). Il traghetto sbarca a Stari Grad.

 Stari Grad

I Greci, provenienti dall’isola Paros hanno fondato la più antica città della Croazia nel 384 a. C., nello stesso anno in cui nacque a Stagira, città della Tracia, il filosofo greco Aristotele. Fu fondata sul punto in cui la profonda insenatura si insinua nel fertile campo isolano, coltivato a vigneti e uliveti dall’Antichità. Per secoli fu il riparo sicuro dei marinai, mentre oggi è un posto ideale per lunghe passeggiate e i piacevoli bagni nello stabilimento Lanterna. Il Museo, il Monastero dei Dominicani e numerose chiese sono soltanto una piccola parte di tutto ciò che assolutamente va visitato a Stari Grad. Il più importante monumento cittadino è il castello Tvrdalj, dimora estiva rinascimentale del poeta croato, il nobile Petar Hektorović della prima metà del Cinquecento. Il castello dispone del romantico parco e la peschiera.

La piana di Stari Grad (Chora Pharou), il più grande e il più fertile delle isole adriatiche, si protende su una superficie di 6 Km dall’insenatura di Vrboska fino all’insenatura di Stari Grad. La lottizzazione del campo è uno dei capolavori della cultura greca del Mediterraneo, che nonostante i tumultuosi eventi storici e le successive numerose lottizzazioni, è rimasto quasi invariato fino ai nostri giorni. Questo paesaggio è rimasto inalterato con il suo sistema di vie e di grandi lotti, dal periodo dell’antica Faros greca (IV secolo a. C.). Nella zona della piana di Stari Grad si trovano quasi 120 siti archeologici, dalla preistoria fino al Medioevo.

Hvar – il capoluogo dell’isola

Tra i punti d’interesse della città di Hvar spicca Pjaca detta Trg Sv. Stjepana (la piazza S. Stefano). È una delle più grandi e più belle piazze cittadine della Dalmazia. Sul lato settentrionale della Pjaca svetta la Cattedrale di Hvar, dedicata a S. Stefano, papa e martire, santo protettore della Diocesi e della città di Hvar. L’Arsenale (il cantiere e il rimessaggio per i velieri), costruito nel Cinquecento, è uno dei più belli e meglio preservati sul Mediterraneo.

Il Monastero delle Benedettine con il Museo fu fondato nel Seicento. Gode di fama mondiale grazie alla lavorazione del merletto dal 19 secolo con i fili ottenuti dall’agava, la tradizione tramandata da diversi secoli. I merletti sono oggi prodotti dalle suore del convento di San Benedetto, nel cuore della città. La lavorazione inizia con la raccolta delle foglie delle piante di almeno 3 anni dalle quali si ricavano fili lunghi 1 m che vengono lavorati all’uncinetto.

I merletti di Agave sono stati inseriti nel 2009 nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco. Le mura cittadine risalenti a cavallo tra il Duecento e il Trecento cingono la parte più antica della città protendendosi fino alla fortezza, chiamata dai locali “Fortica”, costruita nella metà del Cinquecento al posto della rocca medievale.

Nel 1612 fu costruito uno dei teatri pubblici più antichi d’Europa.
Ivan Vucetic (Juan Vucetich), ufficiale di polizia nativo di Hvar, fu il primo al mondo a perfezionare la dattiloscopia, metodo di identificazione con le impronte digitali.

Jelsa
E’ un importante centro con ricca offerta turistica, situato sul versante settentrionale della parte centrale dell’isola. Jelsa, conosciuta per i vini eccellenti dall’Antichità, offre agli ospiti una recettività di ottima qualità, programmi culturali e di svago, nonché numerosi servizi sportivi e ricreativi. Tra i punti d’interesse spicca la chiesetta di S. Giovanni risalente alla fine del Seicento, la chiesa di S. Maria del primo periodo gotico, la pjaca (piazza) e il lungomare, alle cui spalle nel 1870 è stato creato, prosciugando la palude, uno dei maggiori e più bei parchi della Dalmazia.

Il paesino si trova nella profonda insenatura sinuosa che dalla sua forma richiama un fiordo. L’insenatura finisce in un canale con l’isolotto collegato da diversi ponti, motivo per cui Vrboska è soprannominata “la Piccola Venezia”. Vi si trova una delle più singolari chiese della Dalmazia a forma di fortezza, il simbolo del paesino: la chiesa della Madonna della Pietà, nonché il Museo della pesca che illustra la retrospettiva della ricca tradizione  del villaggio che ha dato il maggior numero di pescatori sull’isola.

 

 

 

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