La golosa vendemmia alla Tenuta di Bacco

La storia dei Campi Flegrei vitivinicolo ha radici in un passato lontano lontano. La quantità di vino prodotta non è poi così grande, ma la qualità è riconosciuta e apprezzata ovunque. Certo, qui la natura è prodiga. I terreni di origine vulcanica infondono note minerali ai vini bianchi e rossi, e la sensazione sapida, marina e fruttata sono l’impronta del vicino mare e del calore del sole.

Cielo limpido, sole caldo e aria frizzante,l’autunno si è appena affacciato qui nei Campi Flegrei, una lingua di terra in mezzo al mare, tra monte di Procida e Bacoli. Tempo di Vendemmia. La storia dei Campi Flegrei vitivinicolo ha radici in un passato lontano lontano. La quantità di vino prodotta non è poi così grande, ma la qualità è riconosciuta e apprezzata ovunque. Certo, qui la natura è prodiga. I terreni di origine vulcanica infondono note minerali ai vini bianchi e rossi, e la sensazione sapida, marina e fruttata sono l’impronta del vicino mare e del calore del sole.

La giornata promette bene per vivere in prima persona ogni momento della raccolta, grappolo dopo grappolo e l’esperienza della pigiatura tradizionale con i piedi in una tinozza di legno e per degustare un gustoso menù.

Si comincia alle 11.30, con la vendemmia dei filari che sovrastano il lago Miseno e la costa flegrea di Miliscola. il clima è bello ci sono bambini eccitati con guanti forbici e cassette che raccolgono i grappoli maturi, coppie innamorate che riscoprono con gusto l’attività agreste, comitive di giovani ragazzi che da poco si sono avvicinati al mondo del vino. Per i più piccoli c’è anche il momento della pigiatura, tutto accompagnato da risate e gridolini di gioia.

La mattinata vola via veloce, l’aria di campagna e l’attività fisica hanno fatto venire un certo languorino  a tutti. Ci spostiamo sul bordo piscina per poter degustare il  favoloso menù: si comincia col sorseggiare un  cocktail preparato da Gennaro Ranieri di Akademia Cucina & More, per posi passare al soffritto di mare e la genovese  preparati dallo chef della Tenuta di Bacco Roberto Mazzocchi , si passa ai formaggi e i salumi selezionati da Raffaele Scamardella dell’Enoprosciutteria Scamardella, accompagnati dai grissini e dai pani del panificio Malafronte, poi è la volta del panino gourmet preparato dalla Burgeria & Macelleria D’Ausilio, senza però poter rinunciare alla montanara con ricotta, porchetta e cipolla caramellata di Francesco Gallifuoco, dell’omonima pizzeria. Il tutto sorseggiando i vini della Tenuta di Bacco, una falanghina  e un piedirosso. Il momento del dolce è affidato ai dessert della pasticceria Ranieri, in abbinamento ai I liquori dell’Antica Distilleria Petrone.

Noi oggi, abbiamo potuto festeggiare l’arrivo dell’autunno con il rito della vendemmia tagliando grappoli d’uva, armati di cesoie e ceste di vimini, mangiando del buon  cibo e bevendo dell’ottimo vino.

Ci godiamo ancora per un pò la magia di questo luogo, sospeso tra terra e mare, prima di incamminarci di nuovo verso le nostre vite.

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